Bassetti sugli stadi: «Un errore il limite a 5.000 spettatori. Atteggiamento cervellotico»

L'infettivologo genovese: «Giusta una riduzione, ma così è eccessiva. La pancia ha prevaricato la testa».

Bassetti sugli stadi: «Un errore il limite a 5.000 spettatori. Atteggiamento cervellotico»
Bassetti sugli stadi: «Un errore il limite a 5.000 spettatori. Atteggiamento cervellotico»
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 11:56

«Limitare la capienza degli stadi ad appena 5000 spettatori è un errore ed è difficile da digerire per chi è vaccinato. L'impressione è che si voglia colpire il calcio senza una logica, come accaduto già per discoteche e luoghi di divertimento». Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova, esprime le proprie perplessità sulla nuova stretta che allontanerà migliaia di appassionati dagli stadi di tutta Italia.

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«Gli stadi, se si seguono le regole, sono luoghi sicuri. Mi sembra un atteggiamento cervellotico della gestione di questa fase della pandemia. La verità è che purtroppo Omicron, meno aggressiva, non ha soppiantato la Delta. La pancia è andata a prevaricare la testa» - ha spiegato il professor Bassetti a Radio anch'io sport - «La situazione è emergenziale per i non vaccinati che stanno molto male. Non mi preoccuperei tanto della ipercircolazione del virus che dà tante persone a casa con una situazione influenzale».

Matteo Bassetti ha anche parlato dei casi più estremi, quello della Germania (con stadi a porte chiuse da diverse settimane) e quello dell'Inghilterra (con stadi sempre pieni): «Gli inglesi hanno scelto una strategia da sempre molto più pragmatica, anche perchè se tu gli vieti di fare una cosa per più di due settimane alla terza ti fanno una rivoluzione. Noi e i tedeschi siamo molto diversi. Personalmente sono più vicino agli inglesi che ai tedeschi, penso sia giusto tendere al loro atteggiamento, il più pragmatico. Poi c'è una via di mezzo, quella italiana, che avevamo fino a qualche giorno fa, quando poi la pancia è andata a prevaricare la testa. La situazione vera è questa».

Grande appassionato di calcio (tifosissimo del Genoa), il professor Bassetti conclude affermando che una stretta sulla capienza sarebbe stata giusta, ma non così severa: «La decisione sugli stadi è legata più al numero dei contagi che all'andamento reale dell'epidemia. Io sarei rimasto dove eravamo con la riduzione del pubblico al 50-35%, una misura più che mai adeguata».

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