Francesco e il suo primo podcast: «Vi racconto questi 10 anni. Se voglio un regalo? La pace»

Francesco e il suo primo podcast: «Vi racconto questi 10 anni. Se voglio un regalo? La pace»
di Totò Rizzo
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Martedì 14 Marzo 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:07

Come regalo per i suoi dieci anni di pontificato, Papa Francesco vorrebbe la pace. Che è un desiderio millenario di tutti gli uomini di buona volontà, eccetto quelli – e, tra questi, anche qualche antico predecessore di Josè Mario Bergoglio – che la pace non l’hanno proprio perseguita. Ma tant’è: ipse dixit, annus Domini 2023, e lo ha detto nel primo podcast papale, segno che anche chi è oggi assiso sul soglio di Pietro si attrezza con i mezzi di comunicazione della contemporaneità.

Il Popecast è stato lanciato sui media vaticani. Sorride, Francesco, davanti al microfono di Salvatore Cernuzio, giornalista di Vatican News: «Un podcast? Cos’è?». E dopo che Cernuzio glielo spiega, risponde: «Bello, facciamolo». Divertita curiosità davanti al nuovo “pulpito” globale, nessuna remora o diffidenza di fronte alla modernità. In effetti, Bergoglio è uno da centinaia di milioni di followers che lo ritwittano in tutto il mondo e il record spetta ai Paesi di lingua spagnola. E proprio nella sua lingua Papa Francesco dice che «il tempo è pressuroso… va di fretta. E quando tu vuoi cogliere l’oggi, è già ieri. Vivere così è una novità. Questi dieci anni sono stati così: una tensione, vivere in tensione».

Sfogliando l’agenda del suo decennio da Pontefice (migliaia di udienze, 40 viaggi apostolici in quasi tutto il mondo, centinaia di visite nelle diocesi più diverse per aree geografiche e sociali) Bergoglio sottolinea l’’incontro più bello, quello con i “vecchi”, il 28 settembre 2014, in piazza San Pietro: «I vecchi sono saggezza e mi aiutano tanto.

D’altronde anch’io sono vecchio, no?».

I momenti brutti? Qui il Papa si fa serio, addolorato. Tutti rivolti al pensiero della guerra: le visite nei cimiteri militari di Redipuglia ed Anzio, la commemorazione dello sbarco in Normandia, la veglia per scongiurare il conflitto in Siria e i crimini delle ostilità in Ucraina. «Non pensavo che da vescovo di Pietro avrei assistito a questa terza guerra mondiale. Dietro le guerre c’è l’industria delle armi, questo è diabolico. Mi fa soffrire vedere i morti, ragazzi – sia sia russi che ucraini, non mi interessa - che non tornano. È dura. La pace – chiosa Bergoglio –, ci vuole la pace». Il podcast si chiude con i sogni del Papa che sono tre: primo fra tutti la fratellanza, poi il pianto e il sorriso: «Siamo tutti fratelli e quando una persona sa piangere e sa sorridere è una persona che ha i piedi sulla terra e lo sguardo sull’orizzonte del futuro».

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