Decreto Natale, Conte: «Italia zona rossa nei festivi e pre festivi. Decisione sofferta». Tutte le novità. La diretta

Il premier Conte
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Venerdì 18 Dicembre 2020, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 08:17

Arriva il decreto di Natale: l'Italia sarà zona rossa per tutti i festivi e prefestivi dal 24 dicembre e fino alla Befana del 6 gennaio, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Zona arancione, invece, in tutti gli altri giorni. Dopo lunghe discussioni, il governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio.

Il premier Giuseppe Conte ha parlato dopo il Consiglio dei ministri di venerdì sera per ufficializzare le limitazioni per il periodo di Natale e Capodanno. Importanti novità in materia di contenimento del contagio covid. Pranzi, cene, feste e spostamenti durante il periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021: cosa si potrà fare e cosa sarà vietato? L'accordo finale è quello di una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi.

Per gli altri giorni feriali, invece, zona arancione (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio). In tutto ci saranno 10 giorni di lockdown totale.

Il Cdm ha stanziato subito oltre 400 milioni per bar e ristoranti costretti a chiudere: altre risorse arriveranno nel 2021. Alla fine ha prevalso la linea dei rigoristi, quella rappresentata fin dall'inizio dell'emergenza dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini e Francesco Boccia , ribadita anche oggi da quest'ultimo alle Regioni. «Questo è tra gli inverni più bui che il nostro paese ricordi, restiamo uniti» ma le «misure restrittive hanno sempre avuto ragione».

LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER

Giuseppe Conte ha parlato nella serata di venerdì in conferenza stampa. «La curva del contagio è tornata sotto controllo, è stato evitato lockdown generalizzato. L'Rt ora è a 0,86, ma la situazione rimane difficile come in tutta Europa. Il virus non si lascia sconfiggere: tra gli esperti c'è forte preoccupazione per impennata contagi nel periodo natalizio.  Dobbiamo intervenire. La decisione è sofferta: dobbiamo rafforzare le misure durante il natale anche in vista della ripresa di gennaio. E' stato adottato un nuovo decreto legge: zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio, vietato ogni spostamento tra le regioni nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per lavoro, necessità e salute. E' possibile ricevere sino a due persone conviventi in casa dalle 5 alle 22. Nei giorni feriali tutta Italia sarà zona arancione: ci si può spostare solo nel comune di residenza senza dover giustificare il motivo. Nei comuni più piccoli fino a 5mila abitanti consentiti spostamenti fino a 30 km. Chiusi bar e ristoranti, negozi aperti fino alle 21». 

Ristori

«Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure . Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar ».

Conte ammette: «Il virus continua a circolare dappertutto in Europa: si lascia piegare ma non sconfiggere, perciò anche tra i nostri esperti c'è forte bene che anche la nostra curva dei contagi possa subire un'impennata nel periodo natalizio. Il Cts ha espresso forte preoccupazione per gli assembramenti e la comprensibile voglia di convivialità e socialità».

Vaccino

Sul vaccino il premier sostiene: «Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento. Il 27 dicembre sarà il primo giorno del vaccino».

«Non stiamo perdendo tempo»: le misure adottate oggi dal Cdm «vanno dal 24 dicembre 6 gennaio, si tratta solo di un intervento ulteriore su un piano natalizio predisposto con anticipo. Detto questo, noi abbiamo sempre detto che ci muoveremo sulle evidenze scientifiche, se il nostro Cts ci dice che si preannuncia una circolazione del virus, non solo in Italia ma in Europa, che richiede misure, noi difendiamo il Paese e interveniamo subito, come abbiamo sempre fatto con coscienza »

IL DECRETO: LE NUOVE REGOLE

Ecco le misure base del decreto per Natale che è stato approvato in Consiglio dei ministri. "Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020", ovvero le regole della zona rossa.

 

"Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure di cui all’articolo 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020", quindi le regole stabilite per le zona arancione.

Nel decreto contenente la stretta non è previsto il coprifuoco anticipato alle 20. Anzi. Nell'articolo che consente la visita a due non conviventi l'orario da rispettare è fissato "fra le ore 05,00 e le ore 22,00". Eppure oggi, nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza, era stato previsto di anticipare il coprifuoco alle 20.

 

LE DEROGHE

Le deroghe introdotte dal governo in questo decreto sono: anche nei giorni in cui varranno le regole della «zona rossa» — dunque il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio — in tutta Italia sarà consentito uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici, pur se rispettando regole precise.

- Le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi;
- Lo «spostamento verso le abitazioni private è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22», quindi è obbligatorio rispettare il coprifuoco;
- Si può andare «verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione»: per fare un esempio, chi fosse andato a pranzo a casa dei nonni, non potrà andare la sera stessa a cena dai cugini.

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