I dati sui contagi da coronavirus in Italia negli ultimi giorni peggiorano, e l'intero Paese rischia di scivolare verso la zona rossa o arancione. In vista del monitoraggio settimanale di Iss e Ministero della Salute di domani, i governatori delle singole regioni sono già preoccupati e pronti a fare i conti con nuove restrizioni a partire da lunedì: a rischio zona rossa l'Emilia Romagna, che ha visto un costante aumento dei malati in terapia intensiva.
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La Lombardia invece entra in arancione scuro o arancione "rafforzato" a partire dalla mezzanotte di oggi e quindi le scuole da domani resteranno chiuse, con tutti gli studenti in dad, stabilisce una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana valida fino al 14 marzo che prevede anche il divieto di utilizzare le aree giochi all'interno dei parchi e il divieto di recarsi nelle seconde case.
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Campania zona rossa. De Magistris: è inevitabile
«Dagli ultimi dati sembra inevitabile che si vada in zona rossa.
Emilia Romagna, Piemonte e Toscana verso il rosso
E l'Emilia Romagna non è l'unica a rischiare, come spiega Francesco Malfetano sul Messaggero: anche Piemonte, Campania e Toscana potrebbero passare in zona rossa dall'attuale arancione. Colpa delle varianti più contagiose - in primis quella inglese, ormai prevalente sul territorio nazionale - che stanno provocando un esponenziale aumento dei dati sui nuovi positivi, in uno scenario che vede l'Italia sulla soglia dei 3 milloni di casi totali di Covid con quasi 100mila morti.
In Emilia Romagna già da oggi le province di Bologna e Modena sono entrate in zona rossa, mentre Reggio Emilia, Ravenna, Cesena e Rimini sono in zona arancione scuro. In Lombardia, dove Brescia è già in zona rossa, il consulente della regione Guido Bertolaso già ieri aveva ammonito sul Paese che «si avvicina a passi lunghi verso la zona rossa». Piemonte, Campania e Toscana, attualmente arancioni, potrebbero passare in rosso, così come Veneto e Friuli Venezia Giulia, ora in zona gialla, rischiano l'arancione. In bilico invece il Lazio, ora giallo, che potrebbe restare tale ma i cui dati restano al limite dell'arancione (la settimana scorsa l'Rt era a 0,92).