Ilaria Capua: «Con un'altra pandemia così non resistiamo, Bill Gates ci aveva avvertito»

Ilaria Capua: «Con un'altra pandemia così non resistiamo, Bill Gates ci aveva avvertito»
Ilaria Capua: «Con un'altra pandemia così non resistiamo, Bill Gates ci aveva avvertito»
di Simone Pierini
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 17:21

«Con un'altra pandemia così non resistiamo, Bill Gates ci aveva avvertito». Lo ha detto Ilaria Capua, direttore del One Health Center of Excellence della Florida University, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 dell’università degli Studi di Milano-Bicocca. «Un tot numero di anni queste cose accadono e su questo ci dobbiamo interrogare - ha detto la virologa - L’accademia parla troppo all’accademia e non con le persone, dobbiamo imparare per non trovarci mai più in una situazione del genere. Con un'altra pandemia come questa non ce la facciamo a resistere».

«BILL GATES LO HA DETTO FORTE E CHIARO NEL 2015»

«Credo sia importante che si lavori in maniera circolare», ha spiegato ancora Capua, per comunicare a tutti «che determinati rischi, come il rischio pandemico, esistono. Bill Gates lo ha detto forte e chiaro nel 2015 e non lo ha ascoltato nessuno». Per Capua, «dobbiamo reinventarci la comunicazione con chi prende le decisioni, perché non è che non lo sapevamo che sarebbe accaduta una cosa così». «Abbiamo imparato, stiamo imparando e sta arrivando il vaccino - ha aggiunto la virologa - Questo è un momento di grande trasformazione, usiamolo per desiderare di essere in un posto diverso quando saremo fuori da questo pasticcio.

Questo è un momento in cui bisogna muoversi in maniera rapida ed efficace, possiamo imparare molto dagli altri».

«MILANO HA SOFFERTO IMMENSAMENTE»

«La pandemia si è manifestata come uno stress test multiplo che ha evidenziato le fragilità di alcuni sistemi. Noi dobbiamo correre non per ricostruirli come erano prima ma correre con il cervello e con l'innovazione tecnologica e nuove prospettive», ha ammonito Capua. Quanto alla città di Milano, «ha sofferto, è stata lacerata - ha osservato - io dico che è la città che ha sofferto immensamente. Il sindaco Sala ha detto che la città deve essere reinventata e dobbiamo farlo con schemi nuovi che devono venire dalla parte pensante della città, quindi dall’università».

«LA PANDEMIA HA RESO L'IMPOSSIBILE POSSIBILE»

«Milano-Bicocca - ha aggiunto - è molto concentrata su determinati temi e approcci. Io vorrei che per questa università, che ha reagito in una situazione molto difficile con grande coraggio, questo fosse un momento da cui possano partire piccoli segni. Rilancio agli studenti che ci ascoltano: ora è il momento in cui possiamo reinventare delle cose. La pandemia ha reso l’impossibile possibile».

«NEGAZIONISTI? PIÙ ALFABETIZZAZIONE SCIENTIFICA»

«La scienza oggi deve diventare 'citizen science', quello che abbiamo visto durante l'emergenza è stato lo scollamento tra determinate situazioni e la comprensione di queste». Ha spiegato la virologa. «Ad esempio negli Stati Uniti molte persone sono negazioniste riguardo al Covid, ci sono delle cose che sfuggono a queste persone. Non credo che i negazionismi siano cattivi ma non hanno compreso determinati passaggi - ha aggiunto -. È importante prendere questa finestra in cui c'è un dibattito e si parla di scienza, si è attenti alla scienza e alla natura, dobbiamo usarla per fare capire tante cose alle persone, che è necessaria un'alfabetizzazione scientifica maggiore. Inoltre è giusto che le persone vengano coinvolte nelle problematiche che riguardano la loro salute, dobbiamo fare in modo di portare le persone a ragionare attorno a nuovi paradigmi». Secondo Ilaria Capua quindi è questo «il momento per fare convergere le persone, gli studenti, le famiglie, i quartieri intorno alle nuove prospettive scientifiche, è la grande sfida del 2021 perché questa finestra non ripasserà più».

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