Eruzione Stromboli, cos'è successo. L'Ingv: «Oltre venti esplosioni, colonna eruttiva alta 2 km»

Eruzione Stromboli, cos'è successo. L'Ingv: «Oltre venti esplosioni, colonna eruttiva alta 2 km»
Eruzione Stromboli, cos'è successo. L'Ingv: «Oltre venti esplosioni, colonna eruttiva alta 2 km»
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Mercoledì 3 Luglio 2019, 18:25

Cos'è successo a Stromboli? L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia rende noto che nel corso della forte esplosione sull'isola al largo della Sicilia sono stati distinti due eventi esplosivi principali, uno alle 14:46:10 e un secondo evento alle 14:46:40 Utc. «La sequenza è stata preceduta alle 14:44: Utc da trabocchi lavici da tutte le bocche attive della terrazza craterica», rende noto l'Ingv. «Ciò significa che si tratta di esplosioni più energetiche delle altre registrate di minore intensità», ha spiegato all' agenzia Adnkronos il vulcanologo dell'Ingv-Osservatorio Etneo, Marco Neri.

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«A partire dalle ore 14,46 e 10 secondi Utc si è verificato un parossisma che ha interessato l'area centro-meridionale della terrazza craterica dove si aprono le bocche dello Stromboli, a circa 800 metri di quota sul mare» ha spiegato Neri. 
L'Osservatorio Etneo ha confermato che le reti di monitoraggio dell'Ingv hanno registrato alle ore 17,16 ora italiana (le 15,16 Utc), una esplosione di forte intensità dalla terrazza craterica dello Stromboli.
«Abbiamo osservato in campo una colonna eruttiva che si è innalzata per almeno 2 chilometri di altezza al di sopra della area sommitale del vulcano Stromboli disperdendosi poi in direzione sud-ovest».
 

 

«I blocchi incandescenti di magma, che prima si frammentano e poi ricadono al suolo, ovvero i prodotti generati dal parossisma, sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano Stromboli» prevalentemente «nella Sciara del Fuoco, una sorta di valle che si apre sul fianco settentrionale, Nord occidentale, del vulcano Stromboli», ha aggiunto Neri all'Adnkronos. Il fenomeno, spiega ancora Neri, «è anche visibile sul tracciato sismico che mostra, oltre alle due esplosioni maggiori, circa 20 eventi esplosivi minori». «Dopo la fase parossistica -aggiunge ancora il vulcanologo- il segnale del tremore è ora in diminuzione».

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