Con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo, cambiano le regole sul Covid. Dal 1° aprile, infatti, il nuovo decreto prevede notevoli allentamenti per quanto riguarda il green pass e le quarantene. Anche se la variante omicron continua a correre: ieri ha fatto registrare 59.555 casi nelle ultime 24 ore.
Mascherine, super green pass e smartworking: dal 1° aprile il ritorno alla normalità, cosa cambia
QUARANTENA Dall'inizio di aprile l'isolamento domiciliare resta solo per chi ha contratto il virus.
GREEN PASS Il green pass rafforzato non sarà più obbligatorio in bar e ristoranti all'aperto, mentre al chiuso, fino al 30 aprile, basterà quello base (ottenibile anche con tampone negativo). Fino a giovedì il super green pass sarà obbligatorio per i trasporti (con mascherina FFP2), mentre da aprile basterà quello base. Stesso discorso per gli over 50 sul luogo di lavoro e per concorsi pubblici, visite ai detenuti, stadi e spettacoli all'aperto (con mascherina FFP2 e capienza estesa al 100%). Addio green pass per negozi, banche, uffici postali e pubblici, parrucchieri, centri estetici, alberghi (resta l'obbligo di super green pass fino al 30 aprile per aree benessere, piscine al chiuso e spogliatoi). Il green pass rafforzato, ottenibile solo con ciclo vaccinale completo o da guarigione da meno di sei mesi, resterà obbligatorio fino al 30 aprile per piscine, palestre, centri benessere, convegni, congressi, centri culturali e ricreativi, sale giochi, sale scommesse, locali e discoteche (con mascherina chirurgica), feste al chiuso per cerimonie civili e religiose, e per praticare sport da contatto. Dal 1° maggio, poi, il green pass sarà ufficialmente abolito del tutto.
LE ALTRE REGOLE Con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo cessano anche le attività del Cts e del commissario Figliuolo. Dal giorno successivo sarà abolito anche il sistema a colori per le Regioni, mentre dal 30 aprile saranno abolite le mascherine anche al chiuso. Dal 15 giugno cadrà l'obbligo vaccinale per gli over 50, che però resterà valido fino a fine anno per personale sanitario e delle Rsa. Smart working nel privato prolungato fino al 30 giugno, anche senza accordo tra aziende e dipendenti.