Covid, da oggi i primi cambi di colore delle Regioni: il Lazio arancione da martedì. Tutte le regole, cosa si può fare e cosa no

Covid, da domani cambiano i colori delle Regioni. Tutte le regole, cosa si può fare e cosa no
Covid, da domani cambiano i colori delle Regioni. Tutte le regole, cosa si può fare e cosa no
5 Minuti di Lettura
Domenica 28 Marzo 2021, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 12:10

Covid, da domani (lunedì 29) in Italia cambiano i colori delle Regioni. Per tutte si tratta di una “retrocessione”, ad eccezione del Lazio, che da martedì (data di scadenza del decreto emanato il 15 marzo scorso) passerà dalla zona rossa a quella arancione. Il percorso inverso toccherà invece a Valle d'Aosta, Calabria e Toscana. Nella settimana di Pasqua, da sabato 3 a lunedì 5 aprile, tutta Italia resterà in zona rossa, seppur con alcune deroghe rispetto alle misure ordinarie previste per la fascia di rischio più alta. Ecco tutte le regole in base alla suddivisione in colori.

Leggi anche > Covid, Speranza: «Estate con meno limitazioni e viaggi con il pass vaccinale»

Tutta Italia in arancione e rosso fino a tutto aprile?

Con il passaggio della Sardegna dalla zona bianca a quella gialla e, infine, in quella arancione, tutta l'Italia appare decisamente a rischio di fronte al pericolo delle varianti. Per questo motivo, anche se manca ancora la conferma ufficiale, tutte le Regioni saranno almeno arancioni fino al 30 aprile, mentre quelle con la situazione epidemiologica peggiore resteranno in zona rossa. Tutto dipenderà dall'evoluzione dei dati.

Le regioni in rosso e in arancione

Da lunedì prossimo Valle d'Aosta, Calabria e Toscana si uniranno agli altri territori (Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Campania e Calabria) già in zona rossa.

Il Lazio passerà martedì dalla zona rossa a quella arancione, in cui sono già comprese la Provincia Autonoma di Bolzano, l'Umbria, l'Abruzzo, il Molise, la Basilicata, la Sardegna e la Sicilia.

Le regole per le visite a parenti e amici

In zona rossa sono sempre vietate, ma da sabato 3 a lunedì 5 aprile compresi sarà possibile, dalle ore 5 alle ore 22, raggiungere una sola abitazione di parenti o amici, purché all'interno della stessa regione, una sola volta al giorno, in non più di due persone (oltre ai minori di 14 anni). Resta in ogni caso consentito, purché da soli, raggiungere persone sole o non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza.
In zona arancione, è possibile visitare parenti o amici solo all'interno del proprio Comune, purché una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22, in massimo due persone (oltre a minori di 14 anni su cui si esercita la potestà genitoriale, persone disabili o non autosufficienti conviventi).

Il coprifuoco

Le norme sul coprifuco restano inalterate sia in zona rossa che in quella arancione: divieto di spostamenti tra le 22 e le 5, tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità.

Le regole sugli spostamenti

Per spostarsi, indipendentemente dal colore della zona, sarà necessario compilare l'autocertificazione. Gli spostamenti verso le seconde case (di proprietà o in affitto a lungo termine, stipulato prima del 14 gennaio 2021) sono sempre consentiti (ma solo per persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, senza parenti o amici non conviventi), così come il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Alcune regioni, però, hanno la facoltà di introdurre misure più restrittive: la Campania, ad esempio, ha vietato dal 18 marzo al 5 aprile compresi gli spostamenti verso le seconde case, tranne che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile.

Sport e attività fisica

In zona rossa l'attività motoria all'aperto è consentita solo individualmente, nei pressi dell'abitazione, mantenendo il distanziamento di un metro e indossando la mascherina. Chiuse palestre e piscine. L'attività sportiva è consentita solo all'interno del territorio comunale, individualmente e mantenendo il distanziamento di due metri dagli altri. Per chi si sposta facendo attività sportiva, come la corsa o la bicicletta, è possibile entrare in altri Comuni ma solo se la destinazione finale coincide col Comune di partenza. Per l'attività sportiva non è obbligatorio indossare la mascherina.
In zona arancione si può svolgere attività sportiva o motoria all'aperto, con le attività di base consentite all'aperto anche presso centri o circoli sportivi. Palestre e piscine restano chiuse ma i parchi restano aperti, a meno di ordinanze restrittive a livello locale (regionale o comunale).

Negozi e attività commerciali

In zona rossa sono chiusi i negozi ritenuti non essenziali e i centri commerciali. Aperte le attività commerciali che vendono beni di prima necessità (alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie, negozi di elettronica, edicola e tabaccai, ferramenta e negozi per bambini). Chiusi parrucchieri, barbieri, centri estetici e tolette per animali.
In zona arancione i negozi sono aperti, ma i centri commerciali restano aperti solo dal lunedì al venerdì, per poi chiudere nel fine settimana.

Bar e ristoranti

In zona rossa e arancione la ristorazione è consentita solo con consegna a domicilio o con l'asporto (fino alle 22). Vietato consumare cibi sul posto o nei pressi di ristoranti e bar. Per i bar l'asporto è consentito solo fino alle 18. Dal 3 al 5 aprile compresi, non sarà possibile pranzare al ristorante in tutta Italia, ma saranno consentiti l'asporto e la consegna a domicilio.

Scuola

In zona rossa tutte le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse, compresi nidi e asili. Dalle elementari in su è prevista la Dad. Questo fino a martedì 6 aprile, quando riapriranno in presenza nidi, scuole dell'infanzia, scuole elementari e prima media.
In zona arancione, scuole aperte in presenza fino alla terza media. Le scuole superiori restano invece in Dad.

Musei, cinema e teatri

Tutto chiuso, sia in zona rossa che in zona arancione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA