Covid, l'appello di Anita e delle famiglie con la Sma: «Ancora senza vaccino, attenzione alla disabilità»

Covid, l'appello di Anita e delle famiglie con la Sma: «Ancora senza vaccino, attenzione alla disabilità»
Covid, l'appello di Anita e delle famiglie con la Sma: «Ancora senza vaccino, attenzione alla disabilità»
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Domenica 4 Aprile 2021, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 16:37

«Sono arrabbiata, soprattutto stanca e un po' delusa»: è lo sfogo di Anita Pallara, 31enne con la Sma che sta ancora aspettando il vaccino contro il Covid in Puglia. Da presidente nazionale delle Famiglie Sma lancia un appello alla sua regione e a tutte quelle che procedono a rilento con la campagna di vaccinazione soprattutto per le categorie fragili: «Chiedo certezze, date vere e di non rimpallarsi le responsabilità. Al governo attenzione vera al mondo della disabilità».

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«Com'è possibile che non ci abbiano ancora vaccinato?», dichiara a Repubblica. «La campagna procede a macchia di leopardo. In alcune regioni tipo il Lazio molto bene, in altre decisamente meno. Io sono ancora in attesa, purtroppo. Come molti altri affetti da Sma.

Mi limito a esservare che sono state vaccinate prima di noi categorie che, sinceramente, non mi sembra avessero il diritto. Con tutto il rispetto per tutti ma credo che la priorità doveva essere mettere in sicurezza chi rischia letteralmente la pelle».

«È pesante, non lo nego. Lo è per tutti e lo è, evidentemente anche per me. Ho ripreso a viaggiare quando si poteva pochissimo per lavoro, mascherina ovviamente, nonostante per me sia abbastanza faticoso tenerla ma si tiene e basta, e trovo incredibile che ci sia qualcuno, ancora, che non lo faccia. Ma il problema, evidentemente, non sono io. Ma proteggere i nostri bambini, affetti da Sma, e ugualmente chi si prende cura di loro. Perché in questo anno i nostri bimbi se la sono cavata abbastanza bene. Ma tanti sono stati i genitori positivi, e questo è stato un grandissimo problema», aggiunge. Infine l'appello al governo: «Chiedo un'attenzione vera e costante verso il mondo della disabilità e non a spot. Alla Puglia, la mia regione, e a tutte le regioni d'Italia, chiedo certezze, date vere e di non rimpallarsi le responsabilità. Vaccinateci».

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