Erika morì in piazza San Carlo: «Arresti? Non cambia nulla, nessuno ce la restituirà»

Erika morì in piazza San Carlo: «Arresti? Non cambia nulla, nessuno ce la restituirà»
Erika morì in piazza San Carlo: «Arresti? Non cambia nulla, nessuno ce la restituirà»
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Venerdì 13 Aprile 2018, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 12:45

TORINO - Questa mattina sono stati arrestati i presunti responsabili del caos in piazza San Carlo del 3 giugno dello scorso anno, in cui morì Erika Pioletti, una ragazza di 23 anni. Angelo Rossi, zio della vittima, commenta amaro: «Per noi non cambia nulla: Erika, purtroppo, non ce la restituisce più nessuno», ha detto. «Gli arresti? Lo apprendo ora da voi - ribadisce - ma non cambia nulla. A giugno saremo a Torino, con i genitori di Erika, per la posa di una targa ricordo».  «Erika non c'è più e nulla di quello che succede e succederà ce la potrà restituire», ha aggiunto all'Adnkronos Cristina, la sorella di Erika. «Non c'è nulla da dire».

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FIGLIO DONNA FERITA: PER NOI NON CAMBIA NULLA «Dal nostro punto di vista non cambia nulla. L'unica cosa che ci preme, come è stato fin da subito, è la salute della mamma per la quale ci auguriamo si possa accedere a percorsi che le consentano di vivere in maniera dignitosa la sua condizione». Così all'Adnkronos Danilo, il figlio di Marisa Amato, la donna che nella tragica notte del 3 giugno scorso rimase schiacciata dalla folla in fuga da piazza San Carlo riportando danni gravissimi alla colonna vertebrale che l'hanno resa tetraplegica, commenta gli sviluppi dell'inchiesta della magistratura.



La signora da ormai 10 mesi è ricoverata in ospedale, attualmente all'Unità spinale del Cto. «Mia mamma sta un pò meglio ma è dura, è una donna forte e cerca di restare positiva, ma certo non è facile accettare questo tipo di condizione», aggiunge Danilo che insieme alla sorella Viviana e al papà Vincenzo da quella notte si alternano al capezzale della mamma e per aiutarla hanno anche aperto una pagina Facebook 'Aiutiamo Marisa Amatò con l'obiettivo di raccogliere fondi e costituito una Onlus 'I sogni di nonna Marisà con l'obiettivo di aiutare chi si trova nella medesima condizione e i familiari.

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