Bonus 150 euro a novembre, come fare per averlo: chi dovrà fare domanda e chi lo riceverà in busta paga

Dl aiuti ter, da novembre per 22 milioni di persone

Bonus da 150 euro: chi può richederlo e come
Bonus da 150 euro: chi può richederlo e come
di Bianca Amsel
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Martedì 20 Settembre 2022, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 18:54

Con il Decreto Aiuti Ter il governo Draghi ha varato un nuovo sostegno per i cittadini, messi in ginocchio dal caro vita e dall'inflazione. Il nuovo bonus una tantum da 150 euro - non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale - arriverà da novembre a quasi 22 milioni di italiani. La misura del valore di circa 3 miliardi di euro riguarda più categorie di lavoratori ma anche disoccupati, pensionati, invalidi e percettori del Reddito di Cittadinanza. Il bonus, diversamente da quello da 200 euro, abbassa il tetto del reddito da 35mila a 20mila euro lordi annui. Sulla misura resta tuttavia il nodo autonomi, categoria che ancora attende di ricevere il precedente sussidio.

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A chi spetta il bonus

Il Decreto Aiuti Ter specifica parte dei requisiti necessari per ottenere il bonus 150 euro per le diverse categorie di soggetti, ovvero:

  • I lavoratori dipendenti:

Con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, ricevono l'indennità in via automatica nella busta paga di novembre, previa la dichiarazione di non esser percettore di altre prestazioni incompatibili.

L'indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Le risorse sono poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,66 milioni di persone.

  • I pensionati

L'indennità viene corrisposta automaticamente dall'Inps a novembre. Per averlo bisogna essere residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore per il 2021 a 20.000 euro. Vengono stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone.

  • Le colf e i disoccupati 

I lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno (senza domanda e senza tetto) l'indennità a novembre direttamente dall'Inps. L'Istituto erogherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 hanno l'indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

  • I Co.Co.Co e i dottoranti 

Insieme agli assegnisti di ricerca potranno avere l'indennità previa domanda: non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e avere un reddito fino a 20.000 euro. Sono richiesti domanda, tetto di 20mila euro e almeno 50 giornate lavorate nel 2021 per i lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti, così come per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Il bonus sarà automatico invece per gli stagionali del turismo, terme, spettacolo e sport già beneficiari dell'indennità Covid.

  • Le famiglie con reddito di cittadinanza

Riceveranno l'indennità d'ufficio con il beneficio di novembre, purché nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.

  • Gli autonomi senza partita Iva

Avranno l'indennità così come gli incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.

  • Gli autonomi

È previsto che l'indennità da 200 euro del dl aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga incrementata di 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20.000 euro. Viene incrementato di altri 412,5 milioni (pari ad una platea di 2,75 milioni di persone) il limite di spesa del Fondo per l'indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti. Gli autonomi però non hanno ancora ricevuto nemmeno il precedente bonus, in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo: solo successivamente gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l'invio delle domande.

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