AstraZeneca, Galli: «Richiamo con vaccino diverso? Un pasticcio. Si è protetti anche con una sola dose»

AstraZeneca, Galli: «Richiamo con vaccino diverso? Un pasticcio. Si è protetti anche con una sola dose»
AstraZeneca, Galli: «Richiamo con vaccino diverso? Un pasticcio. Si è protetti anche con una sola dose»
4 Minuti di Lettura
Martedì 16 Marzo 2021, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid di AstraZeneca, dopo il blocco disposto ieri in via prudenziale dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, potranno fare il richiamo con un vaccino diverso? Questo approccio è «assolutamente sconsigliato, perché sarebbe un pasticcio» basato su «nessuna informazione, nessun riscontro». Ne è convinto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3.

Leggi anche > Cosa succede a chi si era già prenotato (e a chi aspetta la seconda dose)

«Mi sento però di dire due cose», tiene a evidenziare l'esperto.

La prima: «Quelli che hanno fatto la prima dose di AstraZeneca stiano tranquilli», rassicura Galli, perché «non hanno reali rischi di avere particolari patologie o particolari problemi». La seconda: «AstraZeneca, un vaccino che effettivamente per molti aspetti ha avuto una storia travagliata, nasce per la singola somministrazione - ricorda l'infettivologo - e i dati da singola somministrazione, secondo un lavoro recente pubblicato su 'The Lancet' che valuta il risultato anche a 90 giorni» ottenuto in «quelli che hanno fatto una somministrazione, sono decisamente buoni. Per cui - ritiene Galli - verosimilmente molte di queste persone saranno protette con una dose sola».

«Lo stop sarà dannoso». Il precedente del Fluad

«Secondo me farà molto più danno lo stop di quanto abbiano mai fatto le vaccinazioni, che alla fine usciranno» assolte «a meno che non ci sia qualcosa che proprio non sappiamo, non abbiamo visto o non ci è stato detto», ha aggiunto Galli. All'esperto, ripensando a un precedente di qualche anno fa, «vengono i brividi» dopo la sospensione precauzionale decisa ieri dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa e da molti altri Paesi europei per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. «A me - spiega lo specialista - sembra un pò di rivivere l'esperienza del 2014, quando fu ritirato un lotto di un vaccino antinfluenzale», il Fluad. «Il risultato fu che i 3 decessi in qualche modo attribuiti a quel vaccino si rivelarono assolutamente indipendenti dal vaccino» stesso, «però il numero dei vaccinati calò drasticamente, di 6 punti percentuali».

«Avevamo avuto l'anno prima circa il 54% di vaccinati over 65, che già non era un granché, e l'anno dopo ci fu un 48%, credo il minimo della nostra storia recente, probabilmente con qualche centinaio di morti in più, quelli sì, per le conseguenze dell'influenza». Ecco perché, «quando mi ricordo questa cosa, mi vengono un pò i brividi - confessa Galli - Perché va benissimo la prudenza, va benissimo verificare, però provvedimenti di questo tipo mettono la gente in apprensione. Già il vaccino in questione è diciamo 'chiacchierato' e ora questa cosa non gli farà per niente bene. Come non farà per niente bene a un'organizzazione», quella della campagna di vaccinazione contro Covid-19, «che già ha difficoltà a decollare. In questo momento - ribadisce l'infettivologo - vaccinare è la nostra unica vera strada» per uscire dall'emergenza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA