I contagi continuano a salire, arrivando a un'incidenza settimanale nazionale di 78 casi su 100mila abitanti, e il rischio di tornare in zona gialla si fa sentire soprattutto in alcune regioni. Si torna infatti a dover osservare i numeri per valutare la situazione dei singoli territori e classificare le zone a rischio.
La media nazionale
La media nazionale che, nella settimana precedente aveva un'incidenza pari a 53, ora ha raggiunto 78 casi per 100mila abitanti in Italia. La soglia critica è stata fissata a 50, quindi l'allerta si sta alzando notevolmente. E sono almeno tre le regioni che rischiano di finire in zona gialla: Friuli Venezia Giulia, Calabria e Marche.
Nella settimana scorsa i ricoveri in area medica sono arrivati a +444 e in terapia intensiva a +36. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso, pari al 6% in area medica e al 5% in terapia intensiva. A livello territoriale, tuttavia, i numeri cambiano: il Friuli-Venezia Giulia e le Marche hanno l’11% di occupazione delle terapie intensive.
Pericolo giallo
I numeri più alti riguardano il Friuli Venezia Giulia, che presenta 233 casi a settimana su 100mila abitanti e il 10,9% di posti occupati in terapia intensiva. A rischio, a seguire, anche la Calabria con 64,8 casi e le Marche che hanno 88,1 casi a settimana, su 100mila abitanti, con il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 7,2% in area medica.
Tra le aree più a rischio c’è la provincia autonoma di Bolzano con 316,3 casi, il 13,6% di posti occupati in area medica e il 6,3% nelle terapie La Lombardia, invece, con il 56,8 casi settimanali, è ancora bianca perché presenta il 6,4% di posti occupati in area medica e il 2,9% in terapia intensiva.
Mappa di controllo europeo dell'Italia: salve solo tre regioni
Allarmante invece la mappa italiana aggiornata ogni settimana dall'Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie: mette in rosso le tre regioni che, in Italia, rischiano il giallo, vale a dire Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche e la provincia autonoma di Bolzano. In verde restano solo tre regioni, vale a dire Sardegna, Molise e Valle d'Aosta. Il resto va tutto in giallo: Lazio, Abruzzo, la provincia autonoma di Trento e Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia.