Covid Veneto, nel bellunese l'incidenza più alta di contagi. Sindaci preoccupati: «Stop ai turisti»

Covid Veneto, nel bellunese l'incidenza più alta di contagi. Sindaci preoccupati: «Stop ai turisti»
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Sabato 20 Marzo 2021, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 10:24

Prima il Comelico, poi la parte alta dell'Agordino. Al momento è qui che si registra l'incidenza più alta di positivi ogni 100mila abitanti. Un aumento improvviso, avvenuto nell'ultima settimana, che nessuno riesce a spiegarsi perché la maggior parte dei comuni era quasi covid-free. «Non sappiamo neanche noi cosa sia successo riflette il sindaco di Colle Santa Lucia, Paolo Frena . Probabilmente un contagio a catena, partito da una persona che si è mossa in modo non appropriato». Rimangono supposizioni. E poi ci sono i turisti delle seconde case contro cui i sindaci dell'Agordino chiedono misure più restrittive: «Non siamo contro il turista ma se ci sono delle regole devono valere per tutti».

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I SINDACI
Uno dei comuni più contagiati è Falcade che conta ben 50 positivi su 1926 abitanti (il 2,6%), di cui alcuni ricoverati in ospedale, e 31 persone in quarantena.

Il primo cittadino Michele Costa spiega che «la situazione è delicata perché molti hanno sintomi abbastanza pesanti. Mi spiego: a Natale siamo arrivati anche a 100 casi, ma tanti erano asintomatici, mentre oggi è il contrario». Nella prima ondata Falcade aveva registrato 1 solo positivo. Ad autunno invece erano stati molti di più, con il picco a dicembre (122). Poi la discesa e la speranza di uscire dal tunnel dei contagi. Due settimane fa c'era 3 positivi che, in breve tempo, sono schizzati a 50: «È un virus subdolo. Sono preoccupato. Non ho gli strumenti per capire l'origine, certamente indispone la libertà di movimento di chi ha una seconda casa». Il turismo in zona rossa è un tema chiave in questo periodo, soprattutto per la montagna. Lunedì il sindaco di Danta di Cadore Ivan Mattea ha scritto al governatore Zaia per chiedere di fermare gli spostamenti verso le seconde case. È un desiderio di tutti i sindaci, anche quelli dell'Agordino. «Ciò che sta accadendo è paradossale sottolinea il sindaco di Colle, Paolo Frena . Limitare o vietare l'accesso alle seconde case è ora la cosa prioritaria. Gli elementi per farlo ci sono, basta vedere i contagi». A Colle ci sono 8 positivi su 352 abitanti (il 2,27%) e 8 in quarantena. E pensare che, a inizio settimana, il comune era covid free. È come se 4 giorni fa i contagi siano esplosi all'improvviso nella parte alta dell'Agordino. Ne è testimone anche il comune di Rocca Pietore passato da 1 positivo a 11, oltre a 22 persone in quarantena. «Vedere il turista spostarsi avanti e indietro lascia qualche perplessità spiega il sindaco Andrea De Bernardin . Se a uno dei miei cittadini si rompe il cellulare deve andare fino a Belluno, o Agordo, ma non può». De Bernardin aggiunge che non è una protesta contro i turisti. Ma: «Devono sapere che qui non è aperto neanche un bar. Mi sono arrivate diverse proteste da parte dei cittadini: se c'è regola deve valere per tutti». Ad Alleghe i positivi sono 8 (con 39 in quarantena). Quanto ai turisti, per il sindaco Danilo De Toni, «se venissero nella seconda casa e rimanessero lì... ma non è così. Poi li ritroviamo nelle passeggiate. E chi li controlla? Le forze dell'ordine sono limitatissime». Mancano anche i vigili urbani. Ci sono comuni che non ne hanno nemmeno 1: «Come facciamo? L'unica è appellarsi al buon senso del turista. Ora ci preoccupa Pasqua. Se ci sarà bel tempo». La speranza, in ogni caso, è che la zona rossa riesca a rallentare i contagi.


I VACCINI
Nel frattempo proseguono anche le vaccinazioni. Domani, dalle 9 alle 11, ci sarà una seduta straordinaria ad Agordo (piazzale Tamonich), in modalità drive-in, per i nati tra il 1942 e il 1946, con vaccino Astrazeneca che sarà somministrato da tre Medici di Famiglia del territorio. E' possibile prenotarsi online dal sito www.aulss1.veneto.it. (D.P.)
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