Strage in discoteca, 17enne fermato rimesso in libertà: «Contento ma provato»

Strage in discoteca, 17enne fermato rimesso in libertà: «Contento ma provato»
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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 20:37

Libero, come un adolescente qualunque, a parte il fatto che è stato affidato alla madre. Il 17enne sospettato di avere innescato con spruzzi di spray al peperoncino il panico che ha portato alla calca all'uscita della discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo, in cui sono morte sei persone, è stato rimesso in libertà oggi pomeriggio dopo l'udienza di convalida di un arresto per una storia di droga. Il gip minorile ha ritenuto che non sussistessero gli estremi per la custodia cautelare.

Strage in discoteca, alla Lanterna Azzurra di Corinaldo molti più ingressi del consentito

E lui, indagato a piede libero per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e lesioni colpose per i fatti della discoteca, è tornato a casa insieme alla madre, che ha assistito all'udienza. La casa per altro potrebbe essere quella della nonna, in una frazione di Senigallia, o quella della madre in un'altra borgata. Ma in tutte e due il campanello squilla vuoto: in una si accende una luce dietro una porta a vetri. Ma è solo un'accensione automatica legata al campanello. «Non c'è nessuno» conferma una vicina, che per altro non conosce bene la famiglia «arrivata da poco dalla Romagna» . Il minorenne - raccontano gli avvocati Andrea Mone e Martina Zambelli - è «contento» di essere libero, un ragazzo «sensibile, intelligente», ma «provato» da un'avventura «pesante», e anche dal dispiacere per i ragazzi più o meno suoi coetanei morti o feriti fuori della discoteca. Un fatto di cui comunque nega di essere coinvolto, pur avendo fornito «elementi significativi» alla Procura minorile, che ora dovranno essere supportati da «prove concrete», dicono i difensori. Il 17enne è stato trovato in un residence di Senigallia con due etti di stupefacenti tra cocaina e hascisc e due adulti: «la droga non era la sua» spiegano i legali. Mentre i due adulti, per i quali oggi è stato convalidato l'arresto, negano ogni responsabilità per quello che è avvenuto nella discoteca. A portare i carabinieri sulle sue tracce sarebbero stati dei precedenti, in particolare una denuncia per rapina ai danni di alcuni coetanei. Da allora le forze dell'ordine lo hanno sempre tenuto d'occhio e dopo la notte della Lanterna azzurra, dopo che tre ragazzi hanno detto di averlo ìriconosciuto, sono andati a cercarlo al residenza, dove era ospite occasionale. La sua posizione è ancora tutta da chiarire. Intanto le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica che ha indagato 7 persone, vanno avanti. E tanto per dare un'idea della complessità degli accertamenti da svolgere torna alla ribalta la questione del numero dei biglietti venduti. O meglio, delle presenze all'interno della discoteca: le due sale aperte potevano contenere 731 persone, ma da vari approfondimenti risulta che le presenze all'interno fossero molto più di quello consentito dalle norme: lo dimostrerebbero i biglietti 'regolarì, ma anche i tanti braccialetti e tagliandi per la consumazione che molti ragazzi hanno portato spontaneamente ai carabinieri. Buone notizie arrivano dagli Ospedali Riuniti di Ancona: sono saliti a tre i ragazzi per cui è stata sciolta la prognosi.




 

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