Genova, bimba di 12 anni si getta dalla finestra della scuola dopo il rimprovero della prof: è grave

Secondo quanto ricostruito finora dalla polizia la bambina si sarebbe improvvisamente alzata dal banco e sarebbe andata alla finestra

Genova, bimba di 12 anni si getta dalla finestra della scuola dopo il rimprovero della prof: è grave
Genova, bimba di 12 anni si getta dalla finestra della scuola dopo il rimprovero della prof: è grave
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 19:59

Un rimprovero per uno screzio con un compagno. Il timore di prendere una nota alla fine delle lezioni. Poi con il passare del tempo l'angoscia che si è trasformata in un volo di sei metri dalla finestra della sua scuola. Potrebbe essere questo il motivo, secondo le prime ricostruzioni, del gesto di una ragazzina di 12 anni precipitata nel vuoto a Rapallo davanti agli occhi impietriti dei compagni e della sua insegnante. Anche se gli investigatori vogliono approfondire meglio la vicenda. La studentessa, di origini straniere, è ricoverata nel reparto di ortopedia dell'ospedale pediatrico Gaslini per delle fratture alle gambe. Non è in pericolo di vita e gli agenti del commissariato l'hanno ascoltata per ricostruire quanto successo.

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Il rimprovero

La giovane, è emerso dalle testimonianze, ha avuto in mattinata un battibecco con un compagno, un litigio come tanti tra ragazzini della prima media, e l'insegnante l'ha ripresa.

Poco prima della fine delle lezioni, verso le 13.30, la ragazza si è però diretta verso la finestra, l'ha aperta: la sua professoressa ha capito cosa stava succedendo e ha provato ad afferrarla ma lei si è divincolata e si è lanciata nel vuoto. È stata la stessa docente a chiamare i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i medici del 118 della Croce Rossa di Santa Margherita: la ragazzina è stata portata con l'elisoccorso in codice rosso in ospedale con diversi traumi. I suoi compagni hanno assistito alla scena impietriti e in molti si sono messi a urlare e a piangere. Gli agenti per tutto il pomeriggio hanno ascoltato gli amici, gli insegnanti e i parenti. Dalle indagini non sarebbero emersi finora episodi di bullismo o di maltrattamenti e la sua famiglia è ben integrata nella cittadina del Tigullio. I genitori non hanno notato cambiamenti nella figlia, chiusure o turbamenti. Ma gli investigatori vogliono approfondire con la ragazzina, anche nei prossimi giorni, cosa sia successo, cosa l'abbia turbata fino a questo punto. Il cellulare della studentessa è stato sequestrato per capire se vi siano altri motivi dietro il gesto. Magari un malessere che nessun adulto aveva colto e che potrebbe avere affidato a qualche contatto del suo smartphone. Secondo quanto riferito dalle prime persone che hanno avvicinato la 12enne dopo la caduta, lei non ha risposto alle domande di chi le chiedeva cosa fosse successo.

I precedenti

Il gesto della studentessa di Rapallo allunga una lunga lista di casi di malessere che coinvolgono gli adolescenti e che secondo recenti rapporti hanno anche legami con la pandemia di Covid, che ha portato le restrizioni, le lezioni a distanza, l'isolamento. In Europa, secondo un rapporto Unicef, 9 milioni di adolescenti tra i 10 e i 19 anni convivono con un disturbo legato alla salute mentale e il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani, con 3 ragazzi al giorno che si tolgono la vita. Sono circa 1.200 i bambini e gli adolescenti fra i 10 e i 19 anni che pongono fine alle loro vite ogni anno nel continente. Solo gli incidenti stradali causano più decessi tra i giovani. In Italia si stima che nel 2019 il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni soffrissero di problemi legati alla salute mentale, circa 956.000. Un problema, quello del malessere mentale, più diffuso fra le ragazze (17,2%, pari a 478.554) rispetto ai ragazzi (16,1%, pari a 477.518). Un'analisi sull'Europa del rapporto annuale dell'Unicef fornisce dati preoccupanti sullo stress cui sono stati sottoposti i più giovani soprattutto durante la pandemia. Nel 2019, quando la percentuale dei suicidi tra i ragazzi era al 69% e al 31% tra le ragazze, la fascia di età più colpita era fra i 15 e i 19 anni.

 

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