Astrazeneca, bidello morto dopo la prima dose nel Napoletano: i primi risultati dell'autopsia

Astrazeneca, bidello morto dopo la prima dose nel Napoletano: i primi risultati dell'autopsia
di Pino Neri
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Martedì 16 Marzo 2021, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 17:14

È stata effettuata sabato scorso l’autopsia sul corpo di Vincenzo Russo, il collaboratore scolastico di 58 anni morto nell’ospedale convenzionato Villa dei Fiori di Acerra il 10 marzo scorso, due giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca presso l’ospedale civile di Giugliano. 

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Sulla base delle prime risultanze dell’esame autoptico, i medici legali del Secondo Policlinico di Napoli non hanno scoperto evidenze tra la somministrazione del vaccino e la morte del bidello dell’istituto Viviani, originario della vicina Afragola. A ogni modo l’indagine continua sotto la supervisione dei magistrati della procura di Nola. I medici hanno infatti disposto la prosecuzione di una serie di esami, a partire da quello istologico. 

A darne notizia sono stati ieri i legali della famiglia di Vincenzo Russo e i familiari che chiedono «verità su quanto accaduto» e che hanno sporto denuncia poco dopo la morte del loro congiunto.

Dopo il loro esposto, la polizia aveva sequestrato la salma che è stata quindi portata all’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia. C’è comunque la sensazione di un alone di estrema cautela attorno al caso. Una cautela dettata da dubbi che devono essere fugati in tutta la loro interezza e dalla necessità di non creare allarmismi ingiustificati.

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Il caso di Vincenzo Russo è stato seguito minuto per minuto dai medici del pronto soccorso di Villa dei Fiori. «Giustamente – spiega Vincenzo Tedeschi, responsabile del pronto soccorso della struttura sanitaria d’eccellenza che serve un territorio di oltre 200mila abitanti – i familiari vogliono capire. Però non si può dire nulla fino a quando l’autopsia non avrà dato il responso definitivo. Comunque in base alla mia esperienza mi sento di poter dire che qualsiasi decesso può dare luogo a stranezze, può generare cioè interrogativi. Soprattutto quando la persona deceduta non aveva patologie pregresse importanti». 

Russo soffriva di problemi cardiovascolari. Tempo fa fu costretto a rivolgersi alle cure dei medici per una trombosi venosa. C’è però un dubbio da fugare: quando le condizioni del collaboratore scolastico sono improvvisamente precipitate i sanitari non hanno riscontrato infezioni nel suo corpo, nonostante i livelli dei globuli bianchi fossero schizzati a livelli estremi, fino a 38mila. «Sì – conferma Tedeschi – certamente non ci sono risultate infezioni rispetto a un livello riscontrato di globuli bianchi così elevato». Poco prima di morire Russo non dava nemmeno segni di affanno, sintomo delle trombosi. 

Secondo il racconto della moglie, il bidello della scuola Viviani di Casalnuovo si sarebbe sentito male poco dopo aver assunto, lunedì 8 marzo, nell’ospedale di Giugliano, la prima dose del vaccino Astrazeneca. L’uomo avrebbe accusato principi di svenimento e spasmi intestinali. Ma senza febbre. Russo è stato assistito dai sanitari di Villa dei Fiori minuto per minuto. I medici hanno effettuato diversi esami. Ma la situazione è improvvisamente precipitata fino all’arresto cardiaco. 

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