Rammarico e rimpianto. Sono i sentimenti dei dirigenti della Fiorentina che al termine del match usano toni particolarmente polemici nei confronti dell'arbitro Fabbri. E lo fa in particolare il direttore sportivo Daniele Pradè, intervenuto ai microfoni di Dazn. «Gli episodi hanno determinato la partita. L'espulsione di Bastos non data nel primo tempo, il rigore per la Lazio che secondo noi è dubbio e un altro rigore non dato a Ribery. Se non è da espulsione il fallo di Bastos... Ci sono state situazioni che secondo noi ci hanno penalizzato fortemente».
Quando gli mostrano il replay del contestatissimo contatto tra Dragowski e Caicedo e Pradè non cambia idea: il rigore per la Lazio non doveva essere concesso. «Caicedo vai giù prima, non ho capito perché l'arbitro non sia andato a rivedere l'azione. Questa è una cosa che mi chiedo.
Caicedo è stato furbo a cercarlo, era già in caduta prima che Dragowski arrivasse».
Insomma, non sarà una notte particolarmente serena per Pradè. «marezza è la parola giusta. I ragazzi non meritavano proprio di perderla. Ma chi dorme stanotte? Nessuno. Abbiamo giocato una buonissima partita, preso un palo, una parata incredibile di Strakosha... E' un peccato che gli episodi determinino una partita».
Chiusura con un altro episodio dubbio, anche se meno degli altri: un contatto nell'area laziale tra Ribery e Patric, ignorato - probabilmente in maniera corretta - da Fabbri. «Dubbio, com'era dubbio l'altro. Tutti e due li devi andare a rivedere. Questo è il mio pensiero da dirigente, da persona che fa calcio da tanti anni».