Turisti tedeschi all'hotel: «Non potremo venire in Sardegna ma tenete l'acconto, è un regalo»

Turisti tedeschi all'hotel: «Non potremo venire in Sardegna ma tenete l'acconto, è un regalo»
di Cristiano Sala
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Lunedì 20 Aprile 2020, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 14:47

«Non potremo venire in vacanza in Sardegna quest'anno perché siamo anziani. Ma tenete l'acconto: è un regalo». La mail, scritta in italiano, arriva dalla Germania da parte di due turisti tedeschi di 72 anni amanti del nostro Paese ma ora isolati per colpa della pandemia. La mail, stampata dalla famiglia Corrias proprietaria dell'Hotel Sardus Pater a Fluminimaggiore provincia Sud Sardegna, ha fatto il giro dei social. Soprattutto per le parole dei coniugi Jochen e Christine Hopf: «Vogliamo dirvi che siamo molto tristi per tutte le morti causate dal Coronavirus in Italia. Ci vergogniamo del fatto che la Germania non voglia aiutare l'Italia e speriamo che i nostri politici possano cambiare presto la loro opinione».



Franco Corrias, titolare della struttura, pensava si trattasse di uno scherzo: «E invece no. Purtroppo per la cancellazione della prenotazione ma fortunatamente perché in giro ci sono ancora persone così belle». Il suo hotel, aperto nel 2004, quest'anno soffrirà a causa della pandemia. Ma la mail ricevuta dai due turisti tedeschi è uno stimolo ad andare avanti: «Una gran bella cosa, non erano mai venuti da noi. So che frequentano la Sardegna da tanti anni. La situazione purtroppo è drammatica dal punto di vista turistico. Fino a tutto maggio registratiamo il 100% delle disdette mentre per giugno siamo all'80%». Numeri impressionanti per un futuro ancora poco chiaro: «Mancano le prenotazioni che di solito arrivavano da marzo per l'estate. Dopo il Coronavirus non siamo stati più contattati. A dirle la verità abbiamo solo due prenotazioni per ottobre...».

La vita della famiglia Corrias è cambiata: «Purtroppo da poco ho perso mia moglie e ora vivo con i miei due figli. Il turismo è la nostra fonte di sopravvivenzia per questo aspettiamo che lo Stato ci dica cosa fare. Da cittadini rispettiamo le regole ma dobbiamo sapere cosa accadrà domani, come muoverci, come organizzarci. Dalle istituzioni ci aspettiamo un messaggio chiaro». L'unico arrivato, finora, è quello di una coppia di pensionati dalla Germania.

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