Coronavirus, Messner in isolamento: «I miei musei a rischio, ma non voglio licenziare»

Messner nel suo museo
Messner nel suo museo
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Lunedì 23 Marzo 2020, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 16:08

«Siamo una fragile umanità su questa terra» e «non c'è bisogno di guerre stellari o di un attacco extraterreste per essere travolti. Basta un virus, il cui comportamento gli scienziati non hanno ancora compreso, per metterci in una situazione che in Italia è considerata di guerra». Lo afferma Reinhold Messner, che sta trascorrendo il periodo di isolamento a Monaco di Baviera. Intervistato dal sito salto.bz, l'alpinista sottolinea che «qui in Germania questa espressione non è ancora utilizzata, ma in Italia e, soprattutto, in Lombardia, la situazione è così drammatica che si può parlare di stato di guerra».

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Bloccato come tutti in casa, Messner ha iniziato a scrivere: «Al fine di ammazzare il tempo - racconta - ho deciso di mettere una struttura chiara nella mia routine quotidiana. Ciò significa che lavoro e scrivo cose di cui potrei aver bisogno un giorno». La preoccupazione è per il futuro. «Sono convinto che il tutto ci farà tornare indietro di anni - dice l'alpinista - Forse questo shock avrà i suoi lati positivi alla fine, ma per molte persone, questa economicamente sarà la fine».

Lo stesso Messner non nasconde timori per le proprie attività: «I miei musei hanno spese relativamente elevate e non posso e non voglio licenziare le persone. Improvvisamente non abbiamo entrate. Io stesso vivo di conferenze ed apparizioni. Adesso è tutto finito, ma non sto piagnucolando».

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