Max Conteddu, chi era il poeta social sardo: da Max Pezzali a Rossella Brescia, boom di messaggi d'amore

Max Conteddu, chi è il poeta social morto per un tumore
Max Conteddu, chi è il poeta social morto per un tumore
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 10:07

Insieme a Insopportabile, era una delle voci sarde più sincere e libere di Twitter. Max Conteddu, noto per l'account “Istintomaximo”, era un ragazzo sensibile, poetico, ironico. Sui social ha mostrato le cicatrici del dolore senza paura. Senza verogna. Ha lottato contro un glioblastoma, un tumore al cervello, postando le sue foto sul lettino. Con la compagna, la sorella, il fratello. Irriconoscibile rispetto alla sua foto profilo, è diventato una specie di “mito” per la leggerezza con cui ha raccontato l'evoluzione della sua malattia.

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Scriveva frasi di ogni genere: «Portami dove posso sbagliare», «Io sto male ma anche alcuni di voi non scherzano», «Un sorriso è sempre un regalo, siate generosi». Basta scorrere la sua pagina Twitter per imbattersi in un piccolo grande uomo. Aveva rispetto della sua terra, era attento ai temi dell'ambiente. Capace di ringraziare il personale dell'ospedale di San Francesco di Nuoro o di attaccare Nadia Toffa sul «dono» della malattia. 
 


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Nessuna paura del confronto, dell'amore, della vita nonostante lo choc di cancro che, fin dall'inizio, aveva capito che non gli avrebbe lasciato scampo. O lo avrebbe comunque portato a passare una vita tutta in salita. Tanti i messaggi d'affetto e di sostegno che riceveva ogni giorno, ogni minuto. Anche Max Pezzali aveva voluto salutarlo e augurargli la guarigione con un video su Twitter. «A tutti quelli che buttano via la propria vita, che Max sia d’esempio per quanto l’ha amata anche nella sofferenza ...#CiaoMax», il tweet di Rossella Brescia. Non era una star, quando di mezzo c'è una malattia (grave) c'è poco da fare la stella. Nessuno vorrebbe esserlo. Preferiamo ricordare Max con questa sua frase.
«Eppure ci sono ancora persone che si commuovono guardando un film, ascoltando una canzone o leggendo un libro. E io vi ringrazio, perché mi dimostrate che c'è ancora un po' di umanità in giro». Twitter è inondato di messaggi: molto scrivono. «Piango come avessi perso un amico». 



 

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