Gabriele Muccino con Emma a Verissimo: «Mi prendo il merito di averla scelta, non si nota la differenza con gli altri attori»

Gli anni più belli, Gabriele Muccino con Emma a Verissimo: «Mi prendo il merito di averla scelta, non si nota la differenza con gli altri attori»
Gli anni più belli, Gabriele Muccino con Emma a Verissimo: «Mi prendo il merito di averla scelta, non si nota la differenza con gli altri attori»
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Sabato 15 Febbraio 2020, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 18:22

In occasione dell'uscita del film Gli anni più belli, il regista Gabriele Muccino e l'attrice esordiente Emma Marrone sono ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo. La cantante salentina, al debutto da attrice, è stata voluta da Gabriele Muccino, che ha spiegato: «Voglio prendermi il merito di averla scelta, proprio perché è stata una decisione insolita. La volevo nel mio film e le ho proposto di leggere il copione, l'ha fatto in due ore ed è lì che ha iniziato a convincermi».
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Gabriele Muccino, che ha fatto esordire nel mondo del cinema Emma, ha spiegato: «Uno può pensare che di solito, di fronte ad attori così bravi e famosi, si possa notare facilmente la differenza. Nel suo caso non è stato così, si è dimostrata all'altezza del ruolo e lo potrete facilmente capire anche voi vedendo il film». Il regista lancia anche un messaggio a Emma: «Ricordo che sono uno che tende a far lavorare quasi sempre gli stessi attori, mi affeziono a loro e al loro lavoro».
 

 
Emma Marrone, invece, spiega così la sua prima esperienza cinematografica: «La cosa difficile è stata recitare fingendomi innamorata di Claudio Santamaria, ma non sono state facili neanche le scene del matrimonio e del parto. Lavorare con degli attori così grandi non è stato semplice ma mi sono trovata a mio agio, anche perché facevo sempre affidamento ai consigli di Gabriele. Io innamorata e sposata anche nella realtà? Non mi ci vedo proprio...».

Parlando degli anni più belli, quelli dell'adolescenza e della giovinezza, Gabriele Muccino e Emma Marrone raccontano le loro vicende personali. «A 16 anni ero un giovane molto introverso, a disagio con gli altri. Non riuscivo proprio a parlare e a comunicare, ho trovato nella regia e nel cinema un modo per esprimermi», ha rivelato il regista. La cantante (e ora attrice) ha invece raccontato: «A quell'età ero già concentrata nel mondo della musica, era quello il mio obiettivo. Oggi sono molto fortunata, ho sempre vissuto anni bellissimi ed emozionanti. Come tutti ho avuto momenti difficili, ma tante altre cose belle devono arrivare, anche perché un po' forse me lo merito. I miei genitori sono felici ed emozionati, anche se li vedo sempre meno».

Nel film compare anche, per la prima volta in assoluto, Penelope, la figlia di Gabriele Muccino. «Interpreta la figlia di Pierfrancesco Favino e compare in una sola scena, dove piange. Oltre a lei avevamo provinato un'altra bambina, ma lei sapeva benissimo cosa doveva fare» - spiega il regista - «Mia figlia è cresciuta sui miei set, conosce da sempre la differenza tra realtà e finzione. Per esempio, ha visto Russell Crowe sbattere la testa sul termosifone e morire e, un attimo dopo, lui era lì a ballare».

 

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