Elisabetta Trenta del M5S è riuscita a mantere la casa di quando era ministro: è stata assegnata al marito militare

Elisabetta Trenta del M5S è riuscita a mantere la casa di quando era ministro: è stata assegnata al marito militare
Elisabetta Trenta del M5S è riuscita a mantere la casa di quando era ministro: è stata assegnata al marito militare
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Domenica 17 Novembre 2019, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 12:36
Un privilegio degno della "Casta"? E' questo il quesito che in molti si pongono dopo l'articolo di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera in cui la giornalista del quotidiano milanese racconta il presunto privilegio di cui godrebbe l'ex ministro della difesa Elisabetta Trenta.

Secondo quanto ricostruito dal Corriere, infatti, la ex ministro, pur non ricoprendo più alcun ruolo pubblico, abiterebbe ancora la casa che le fu assegnata nel centro di Roma nel momento in cui fu nominata ministro della Difesa del Governo Conte I. Il ministro, che è sposata con un militare, sarebbe riuscita a far assegnare l'abitazione a suo marito, riuscendo così a rimanere a vivere, insieme al suo consorte, in quella che nell'articolo viene descritta come una casa "di alta rappresentanza". 

Sempre secondo la ricostruzione del quotidiano meneghino, inoltre, la ministra avrebbe già una casa di proprietà nella Capitale, dove avrebbe vissuto con la famiglia fino al momento di diventare ministro. Dopo la nomina, si apprende, avrebbe fatto richiesta di una casa, che le sarebbe stata assegnata proprio nei pressi del ministero, vicino San Giovanni in Laterano. 

Scrive il Corriere che  “il «livello 1» di dimora attribuito al momento di scegliere la casa per il ministro, è molto superiore a quello previsto per l’incarico e il grado del suo consorte” cosa che spinge la giornalista a non escludere “che la magistratura contabile sia chiamata a valutare eventuali danni erariali e quella ordinaria debba verificare la regolarità della procedura di assegnazione”.

Ovviamente senza contare la reazione degli elettori e dei dirigenti del M5S che da sempre si è definito un movimento contro i "privilegi" della casta. 
 
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