Questo tipo di procedura è già stata tentata in Olanda e in Cina - riporta il quotidiano “Daily Mail” - per ora il paziente si sta riprendendo bene anche se il dispositivo ancora non è stato acceso.
Nel corso dell'ultimo decennio, Gerod Buckhalter ha avuto diverse overdosi a causa della sua dipendenza da oppioidi e da benzodiazepine. Ha provato diversi metodi di cura che però non hanno sortito alcun effetto. «La dipendenza è una malattia del cervello che coinvolge i centri di ricompensa - ha spiegato Ali Rezai, il chirurgo che ha guidato l'équipe -dobbiamo esplorare nuove tecnologie, come l'uso della stimolazione cerebrale profonda, per aiutare chi è gravemente colpito dalla dipendenza dall'uso di oppiacei».