Treni, navi elettriche, kayak e trekking: vacanza sostenibile in Norvegia

Al Geirangerfjord (Credits: Fredrik Schenholm/Visitnorway.com)
Al Geirangerfjord (Credits: Fredrik Schenholm/Visitnorway.com)
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 11 Settembre 2019, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 17:07

La Norvegia è un grande parco divertimenti naturale, tra crociere, “whale safari” e attività outdoor. Ma è anche un Paese che insegna a rispettare l’ambiente, mantenendo bassi i consumi nel settore dell’ospitalità, offrendo gite “responsabili” a bordo di silenziose navi elettriche e aprendo ristoranti gourmet che trasformano gli avanzi di cibo in piatti prelibati. Se l’idea di un viaggio del genere ti ha sempre ispirato, ecco tutto quello che c’è da sapere, per essere pronti a partire. Le scelte ecologiche iniziano prenotando il treno per Oslo, la sua capitale, collegata con molte stazioni ferroviarie dell’Europa, se si passa per Copenaghen oppure da Göteborg e Stoccolma. Nella maggior parte dei casi si viaggia di notte in comodi vagoni letto (confortevoli anche in seconda classe) e spesso si trovano tariffe scontate. Le città danesi e svedesi sono anche i punti di partenza per chi si muove in traghetto: in questo caso, il carburante è ecologico e, una volta raggiunta la meta, non mancano i sistemi di alimentazione da terra. Se, invece, l’unico modo per arrivare a destinazione è l’aereo, basta compensare le emissioni inquinanti del volo, con una donazione per un programma di salvaguardia dell’ambiente.
 

 


Muoversi all’interno del Paese secondo i ritmi lenti del trasporto su rotaia, oltre a essere una soluzione “green”, è anche la più affascinante: alcune tratte, come quella popolare di Bergen o della bella e selvaggia Rauma sono spettacolari, ma è la Norland la linea favorita (e la più lunga, con i suoi 729 chilometri da Trondheim a Bodø). Inserita nella lista dei 18 viaggi in treno più belli del mondo dal quotidiano “The Guardian”, tra l’altro, è l’unica ferrovia norvegese ad attraversare il Circolo Polare artico. L'opzione ecologica per chi vuole muoversi senza vincoli di orario o di giorni prestabiliti, è l’automobile elettrica, ideale grazie agli oltre 10mila punti di ricarica presenti (qui la mappa: ladestasjoner.no), anche nei parcheggi di molti hotel. Chi sceglie di noleggiare un veicolo Tesla, può persino usare delle veloci stazioni “Supercharger”. Infine, se Oslo è dotata delle city car di “Greenmobile”, a Geiranger e a Flåm si gira con le mini di “eMobility” (altre informazioni sul sito elbil.no).
 
 
Per ammirare la frastagliata e scenografica costa dal mare, si può navigare sostenibile prenotando una crociera tra Bergen e Kirkenes. Dal 2021, inoltre, la flotta della “Havila Kystruten”, che percorre proprio questa tratta, sarà composta solo da navi con motori a batteria e a LNG, il gas naturale liquefatto ecologico. Con le innovative e silenziosissime imbarcazioni ibride o elettriche di “The Fjords”, si organizzano invece safari di avvistamento delle balene, ma anche tour tra i fiordi Patrimonio dell’Umanità Unesco in partenza da Flåm in ogni periodo dell’anno, oppure escursioni intorno alla capitale, se d’inverno. Sono imperdibili, a ovest, il Geirangerfjord e il Nærøyfjord, che hanno ricevuto il riconoscimento delle Nazioni Unite nel 2005, con il primo che può essere esplorato a impatto zero, grazie al RIB elettrico in partenza da Hellesylt. Più a nord, invece, il catamarano ibrido “Brim Explorer” naviga tra i villaggi di pescatori delle Lofoten durante l’estate, o tra le balene di Tromsø nei mesi freddi.
 
 
Per costruire le tappe di un viaggio “responsabile”, si fa riferimento alla rete di destinazioni impegnate a sviluppare turismo sostenibile. Come le cittadine di Røros e Lærdal e i paesini del Setesdal, ricchi di tradizioni; o l’arcipelago di Vega, Patrimonio dell’Umanità Unesco, che propone kayak e bicicletta, ma anche la possibilità di osservare la raccolta delle piume dai nidi dell’edredone, poi trasformate in esclusivi giacchetti. Ancora: il Lyngenfjord a nord e il Lysefjord a sudovest, eden dell’outdoor e dello sci escursionismo, ma anche la fitta foresta di Femund Engerdal nella Norvegia orientale, luogo di “pace dei sensi”; o, ancora, Geilo e Trysil, “mecca” degli adrenalinici sentieri “downhill”. In Norvegia non mancano gli operatori turistici eco-certificati, attivi sia nei fiordi che a Oslo, “Capitale Verde Europea 2019” per via delle soluzioni ambientali innovative adottate. Destinazione “top” secondo “Lonely Planet”, la città ricoperta per due terzi di boschi e acqua offre uscite in canoa e bici (anche elettrica), insolite fattorie urbane e saune galleggianti, ristoranti gourmet e interessanti musei.


Ma dove si pernotta nel Paese scandinavo all’insegna del “green”? Per individuare le strutture che hanno scelto un’ospitalità sostenibile, a partire dai bassi consumi di energia, c’è il sito “Visitnorway” con la sezione dedicata agli hotel con il “ciuffo d’erba”. Tra l’altro, uno degli alberghi più ecocompatibili al mondo e primo a energia positiva, lo “Svart”, aprirà proprio in Norvegia. Si troverà ai piedi del ghiacciaio Svartisen sull’Holandsfjorden, ma per prenotare il gioiello dal design circolare bisognerà attendere il 2021. Fare turismo responsabile non esclude poi i piaceri della tavola. Specie in questo Paese, dove sempre più locali compiono scelte ecologiche. Come “Himkok” a Oslo, il “bar più sostenibile al mondo” del 2018; o il ristorante “Rest”, sempre nella capitale, capace di trasformare magistralmente gli avanzi di cibo in eccellenti piatti gourmet; e, ancora, “Credo” a Trondheim, che ha ricevuto nel 2019 il primo “Michelin Nordic Guide Sustainability Award”. Dalle prelibatezze locali passando infine alle bevande, è importante avere sempre con sé una borraccia: dissetarsi con l’acqua dei ruscelli (o dei rubinetti) norvegesi è un’ottima soluzione per una felice vacanza tra i fiordi all’insegna del “plastic free”.
 
 

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