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IL TORNEO
Nove squadre in campo, organizzate in due gironi da 5. E' la Dream World Cup, una manifestazione sportiva che vede in campo 150 pazienti psichiatrici per un torneo di 4 giorni, in un torneo che si svolge presso il Palazzetto dello sport di Roma. Le squadre che partecipano al torneo sono Italia, Spagna, Argentina, Cile, Francia, Giappone, Perù, Ucraina e Ungheria.
Doveva essere presente anche il Senegal, che però non ha potuto partecipare per motivi economici. Come data di apertura del torneo è stato scelto il 13 maggio, giorno in cui ricorre il quarantennale della legge Basaglia che obbligò la chiusura definitiva di tutti i manicomi.
«Per i ragazzi è importante l'attività sportiva quotidiana, perché le persone con un disturbo psichiatrico hanno un rischio di una vita media del 20% inferiore rispetto alle persone che non hanno disturbi psichici - spiega Santo Rullo, Psichiatra della Nazionale italiana - perché sono condannate dalla malattia e dagli psicofarmaci a una vita sedentaria e all'aumento del peso». «Lo sport per I pazienti psichiatrici è importante perché li aiuta con reinserimento sociale e soprattutto a produrre tutta una serie di antidepressivi naturali». Così in occasione della Dream World Cup parlano Francesco Trento e Volfango De Biase, autori del documentario “Crazy for football”, vincitore del David di Donatello 2017. I Soci/Utenti del Club Itaca di Roma si occupano del servizio d’ordine, dell'accompagnamento delle squadre ospiti e della promozione dell'evento.
«Sarà il nostro modo - dicono dal Club in una nota - per celebrare i quarant’anni della legge Basaglia, che ha decretato in Italia la chiusura dei manicomi, avendo tra i suoi obiettivi primari proprio il reinserimento sociale dei pazienti. Un obiettivo che ogni giorno realizziamo grazie alle attività di riabilitazione non clinica nel nostro Club Itaca, centro certificato secondo il modello psichiatrico di reinserimento socio-lavorativo Clubhouse International, e che in questa occasione si realizzerà attraverso il calcio».