Terremoto nelle Filippine, scossa di magnitudo 6,3: 11 morti. «Grida di aiuto dalle macerie»

Terremoto nelle Filippine, scossa di magnitudo 6,3: 11 morti. «Grida di aiuto dalle macerie»
Terremoto nelle Filippine, scossa di magnitudo 6,3: 11 morti. «Grida di aiuto dalle macerie»
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Lunedì 22 Aprile 2019, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 08:54

Forte scossa di terremoto di magnitudo 6.3 nel centro delle Filippine con epicentro a 40 km di profondità, ad 1,4 km dal centro di Gutad e a 23 km dalla cittadina di San Fernando. Lo riporta l'Istituto geofisico americano (Usgs). È salito a 11 morti il bilancio delle vittime del potente terremoto di ieri nel nord delle Filippine. La scossa colpito la regione di Luzon Centrale. Tanta paura anche nella capitale Manila, dove hanno ondeggiato i grattacieli: in un video si vede l'acqua di una piscina sul tetto cadere giù da un fianco dell'edificio come una cascata. L'aeroporto Clark e le linee ferroviarie sono stati chiusi. Un video mostra un grattacielo di Manila che viene scosso dal sisma a tal punto da far precipitare l'acqua di una piscina sul tetto giù da un fianco come una cascata.

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Un palazzo è venuto giù nella città di Poroc uccidendo tre persone mentre in nel crollo di un altro edificio a Lubao sono rimaste uccise un'anziana donna e la nipote. Lo riferiscono i media locali.

Sotto le macerie di una palazzina e di un centro commerciale ci sono ancora persone vive, intrappolate: «I soccorritori ci dicono che si sente gente gridare, che implora di essere salvata», ha dichiarato la governatrice della provincia di Pampanga, a nord-ovest di Manila, Lilia Pineda.
Calata la notte, i soccorsi continuano, ma il lavoro è difficile perché manca la corrente elettrica e si cerca un generatore per poter entrare fra le macerie. 




Il potente sisma ha creato smottamenti, ha danneggiato una chiesa barocca del Seicento a Lubao, ha bloccato le ferrovie dell'isola di Luzon e l'aeroporto Clark, alle porte di Manila. Ma è soprattutto fra gli alti palazzi e ei grattacieli del centro di Manila che si è prodotto il panico e la gente è scesa terrorizzata nelle strade, molte indossando gli elmetti da cantieri forniti dalle struttura locali.

I filmati mostrano i grattacieli che ondeggiano e da diversi di loro - fra questi dei residence di lusso - si vede l'acqua precipitare, come in una spettacolare cascata, dalle piscine sui tetti. Mark, un operaio di 23 anni, racconta: «Ero seduto, quando ha iniziato a muoversi tutto così forte, che mi sembrava di essere in una culla». Altri testimoni raccontano di un movimento «come di onde». Ma la paura fra i filippini è molta e accompagna costantemente un arcipelago che sorge esattamente sull'Anello di fuoco, quella faglia tettonica che circonda l'Oceano Pacifico, unendo in cerchio del terrore il Giappone con la California, l'Indonesia col Cile.

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