Esplosione in un distributore sulla Salaria: morto il pompiere Stefano Colasanti e un passante

Stefano Colasanti, il vigile del fuoco morto (Foto Gianluca Vannicelli)
Stefano Colasanti, il vigile del fuoco morto (Foto Gianluca Vannicelli)
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Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 13:43

Tragedia nel reatino. Oggi intorno alle 14.30 si è verificata un'esplosione in un distributore di carburante IP sulla via Salaria, in prossimità di Borgo Quinzio: nell'esplosione sono rimaste ferite una quindicina di persone e ci sarebbero due morti, un vigile del fuoco, Stefano Colasanti, e un passante. Sembra che l'esplosione abbia coinvolto un'autocisterna piena di liquido infiammabile: in seguito a essa si è verificato un incendio. 

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Non è ancora stata identificata la seconda vittima. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, bisognerà attendere l'esito del test del dna sul cadavere per risalire all'identità della vittima. Il corpo, semi carbonizzato, è stato sbalzato via per decine di metri e rinvenuto lontano dal distributore. 

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L'esplosione è stata talmente violenta che l'autocisterna insieme ad un mezzo dei vigili del fuoco sono stati sbalzati per una decina di metri finendo in una strada adiacente al distributore. Una delle vittime è stata trovata morta in un'auto che ha preso fuoco e che si trovava in questa strada.
 

 

COINVOLTI SETTE VIGILI DEL FUOCO Coinvolti nell'esplosione sette vigili del fuoco, ha reso noto il Corpo in un tweet precisando che «le operazioni sono in corso», e oltre a loro risulterebbero coinvolte altre otto persone. Secondo quanto si è appreso, tra i feriti ci sono anche operatori del 118 e addetti del distributore. 
Tra le persone rimaste ferite ci sarebbero anche due operatori dell'Ares 118. I feriti avrebbero ustioni e fratture. L'esplosione sarebbe avvenuta in un secondo momento, cioè quando erano già arrivate le prime squadre di Vigili del fuoco e 118, nei pressi della piazzola di rifornimento del Gpl dove era in sosta un'autocisterna. L'Ares 118 è sul posto con due elicotteri, un'automedica e diverse ambulanze.

IPOTESI EVACUAZIONE «Monitoriamo la situazione per una possibile evacuazione dell'area, ma al riguardo aspettiamo indicazioni da parte dei vigili del fuoco», ha detto all'Adnkronos il sindaco di Fara in Sabina Davide Basilicata che sta seguendo l'evoluzione dell'incendio nel distributore lungo la Salaria. «Fortunatamente si tratta di una zona di campagna ma ci sono alcune abitazioni limitrofe» al distributore. Sulla situazione della nube nera che si è alzata dal rogo, il sindaco sottolinea: «La nube si sta diradando. Sarà allestito al Comune un centro di coordinamento».

"BILANCIO PESANTE" «Posso confermare che il bilancio della tragedia è pesante. Due morti e dieci feriti. L'esplosione è partita da un'autocisterna che stava scaricando gpl nell'area di servizio. C'è stato un primo incendio e mentre i Vigili del fuoco e il 118 stavano operando è avvenuta una violentissima esplosione». È quanto ha detto all'ANSA, il questore di Rieti, Antonio Mannoni, in merito all'esplosione. «Al momento - ha aggiunto Mannoni - i Vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l'area e la cisterna, raffreddandola. Le vittime sono un pompiere e un civile che si trovava nei pressi del distributore ed è stato investito dall'esplosione».


SCATTA IL PIANO EMERGENZA L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha reso noto che «in merito all'esplosione avvenuta sulla via Salaria di un distributore di Gpl è scattato immediatamente il Piano del maxi afflusso feriti.
Sul posto sono operativi 8 mezzi del 118 tra ambulanze e automediche e 3 elicotteri per il trasporto dei feriti
». «È stato allertato il Centro grandi ustioni del Sant'Eugenio e i Dea di II livello della capitale. Tra i feriti vi sono alcuni soccorritori del 118 con ustioni al volto. È stata istituita l'Unità di Crisi presso l'Ares 118 di Roma», ha aggiunto D'Amato, che afferma di essere «in stretto contatto con i soccorritori dell'Ares 118 giunti immediatamente sul posto».

Foto copertina credit Gianluca Vannicelli

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