Settebello di ferro, Campagna euforico
«Conta solo vincere»

Settebello di ferro, Campagna euforico «Conta solo vincere»
di Francesco De Luca
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Agosto 2012, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 08:54
LONDRA - Un'impresa. L'Italia ha eliminato l'Ungheria, tre volte di fila oro alle Olimpiadi, e si qualificata per la semifinale , da giocare domani contro la Serbia, altra candidata al titolo e battuta un anno fa nella finale dei Mondiali (l’altra sfida sarà tra Croazia e Montenegro, che hanno eliminato Usa e Spagna). Perfetti gli azzurri di Campagna, sostenuti da Federica Pellegrini e Filippo Magnini, tornati in piscina (ma quella della pallanuoto) da tifosi. Felice il presidente del Coni, Petrucci, per il doppio colpo di volley e pallanuoto: «Gli sport di squadra non erano morti, visto?».



È stata una sfida tiratissima. Kasas, ex Posillipo e Recco, ha portato l'Ungheria in vantaggio, però dopo 25 secondi è arrivato il pareggio di Presciutti. Intensa la difesa dell'Italia, escludendo la leggerezza di Figlioli che aveva consentito a Denes Varga di firmare il secondo gol. Nel finale della prima frazione Steinmetz colpiva la traversa e a 9 secondi dal fischio il naturalizzato cubano siglava il 2-2 con un tiro da fuori. Lo stesso che ad inizio del secondo tempo produceva Felugo, bravo a sorprendere Szecsi. L'Ungheria recuperava con Madaras, gli azzurri andavano nuovamente avanti con Presciutti e in questo frangente, sul 4-3, avrebbero potuto incrementare il vantaggio con Figlioli e Presciutti. L'Italia provava ancora con il tiro dalla lunga distanza, quello che consentiva a Figlioli di chiudere il tempo con un gol di vantaggio, a 5 secondi dalla fine.



Spettacolare l'inizio del terzo tempo, con i campioni del mondo che riuscivano a portarsi sul +2 grazie alle impeccabili esecuzioni di Figlioli e Felugo. L'Ungheria allargava il gioco e si piazzava con i suoi migliori tiratori sulla linea dei 4 metri, però c'erano due prodigiose parate di Tempesti e tre pali. L'Italia martellava e riusciva a realizzare il +3 grazie al rigore di Giorgetti. I magiari protestavano, a 15 secondi, perché l'arbitro Balfanbayev non assegnava un gol a Szivos, perché il pallone non era completamente entrato in porta. Un contestato rigore, concesso all'inizio del quarto tempo e trasformato da Biros, consentiva all'Ungheria di riprendere fiato, però l'Italia aveva la possibilità di allungare nuovamente con Figlioli, che finalizzava l'eccellente contropiede di Felugo. Madaras riportava i magiari a una rete, prima che Presciutti facesse esplodere di felicità il popolo azzurro.



Commosso il ct Campagna: «Abbiamo compiuto un'impresa storica e adesso vogliamo realizzarne un'altra contro la Serbia, attualmente la migliore nazionale. Siamo stati quasi perfetti, ma non ci accontentiamo. La storia la fanno solo i vincitori. La squadra è migliorata sotto tutti i punti di vista, avevamo fatto la preparazione per essere in forma nei match decisivi. E comunque sono serviti anche qualche rimbrotto e qualche sedia rotta...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA