Russo e Mangiacapre, assalto al cielo
coi guantoni dei ragazzi di Marcianise

Russo e Mangiacapre, assalto al cielo coi guantoni dei ragazzi di Marcianise
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Venerdì 10 Agosto 2012, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 12:31
LONDRA - Sogni ad occhi aperti. Clemente e Vincenzo, due ragazzi del Rione dei felici di Marcianise, salgono sul ring dell'Excel Arena e vanno all'assalto della finale olimpica. un giorno di forti emozioni per la boxe. Tre azzurri in semifinale: Russo nei 91 kg (avversario Mammadov dell'Azerbaijan), Mangiacapre nei 64 kg (avversario Iglesias Sotolongo di Cuba) e Cammarelle nei +91 kg (avversario Medzhidov dell'Azerbaijan).



Cammarelle e Russo hanno vinto oro e argento a Pechino, la grande sorpresa è Vincenzo soprannominato Murzetto. A un esordiente il bronzo sicuro potrebbe andare già bene, a lui no: «Voglio l’oro». Come l'amico Russo. «Io adoro la boxe, però il primo match che ho visto in tv è stato quello di quattro anni fa: la finale olimpica di Clemente».



Spavaldi, i ragazzi di Marcianise, allievi del maestro Mimmo Brillantino. La Excelsior vive l’emozione di vedere due suoi campioni, attualmente tesserati per le Fiamme Azzurre, giocarsi nello stesso giorno la chance della finale. È anche una ragione per riflettere perché la città degli assi del ring non ha il palasport.



La boxe è arrivata qui con le truppe americane nel dopoguerra. I soldati alleati invitavano i ragazzi a battersi, in cambio sigarette e cioccolata. Una lunga storia di passione e pugni, con tre palestre: Zinzi, Medaglie d'Oro ed Excelsior, fondata nel '77 a Capodrise da tredici soci del Circolo dei cacciatori. Imminente l'apertura di un'altra struttura, affidata alle Fiamme Oro e diretta da Antonio Brillantino.



E il palasport? «Lo aspettiamo dagli anni '80: mai visto», dice Mimmo Brillantino, ’o maestro, 71 anni ben portati. I successi di Russo e Mangiacapre lo hanno commosso. Sono suoi ragazzi, le loro foto figurano nel cosiddetto «Angolo delle stelle» della Excelsior, con i ritratti di tutti i campioni italiani e internazionali.



Negli anni '80 la piccola Marcianise, 41mila abitanti, ha raggiunto il primo podio olimpico con Angelo Musone, che venne scippato nelle semifinali di Los Angeles e fu costretto ad accontentarsi del bronzo. Poi Russo a Pechino, adesso la seconda occasione per Clemente e la prima per Mangiacapre. «Non ci sono segreti dietro i successi, ma il lavoro e la passione di questi ragazzi e di questi maestri: i risultati hanno determinato il ricambio generazionale perché i ragazzi si sono avvicinati alla palestra».

Russo e Mangiacapre cominciarono a frequentare l'Excelsior perché erano bambini grassottelli.



«A nove anni ero alto 1,45 metri e pesavo 78 chili: in tre mesi di allenamenti ne persi 25», ricorda Vincenzo. A lui la boxe ha fatto bene anche per un'altra ragione. «Sì, mi ero trovato in qualche casino: ne sono uscito grazie al pugilato, al maestro Brillantino che mi ha riportato in palestra, ad Antonio Santoliquido e Giuseppe Foglia e a Russo, che è stato un fratello e un padre per me».



Adesso con ’o maestro «non c'è un ottimo rapporto, ma è stato un grande maestro e lo ringrazio per quanto ha fatto per me».



Brillantino ricorda il problema di identità di Vincenzino a 17 anni, «quando doveva decidere quale via scegliere: ha puntato sul pugilato e ha fatto benissimo, perché può andare lontano con il suo stile fantasioso e indipendente, con quella capacità di intercettare i colpi grazie alla sensibilità ottica». Stamane partirà un sms per Russo, «Champ», come lo chiama Brillantino.



Sono 80 i tesserati per il club dei campioni nei settori agonistico e amatoriale. I successi sul ring hanno consentito all'Excelsior presieduta da Alessandro Tartaglione di trovare lo sponsor Egl e di vincere lo scudetto per società, prima su seicento. «Quando cominciammo, l’obiettivo era formare i pugili. Ma poi abbiamo capito che a Marcianise c’era anche la necessità di fare qualcosa affinché i ragazzi si allontanassero dalla strada: proviamo a formare prima gli uomini e poi i campioni. La boxe può insegnare tanto», sorride Brillantino, aspettando il doppio colpo di Clemente e Vincenzo.