D'Alema: Prodi candidato in modo assurdo ma non l'ho affossato io

Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
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Lunedì 22 Aprile 2013, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 09:31

ROMA - Nessuna mia regia su affossamento, denuncer calunniatori. Nessuna regia dalemiana dietro l'affossamento di Romano Prodi nelle elezioni per il Colle, semmai quella «di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo». A parlare è Massimo D'Alema in un'intervista rilasciata a Piazzapulita, su La7. Nel Pd ormai è piena resa dei conti. Pippo Civati sul suo blog ha attaccato i «traditori» del partito: «Vedrete - ha scritto - saranno ministri».

«Calunnie». Qualcuno dice che dietro per esempio l'operazione Prodi, il naufragio, ci sia comunque la sua regia domanda il giornalista di Piazzapulita: «Ma è una vergogna, una vergogna autentica - risponde Massimo D'Alema - chi dice questo è un calunniatore, io lo denuncerò». «Quale regia, di che cosa? Non ho potuto impedire che quindici persone mi votassero. Dietro la sconfitta di Prodi c'è la regia di chi lo ha candidato in un modo francamente assurdo, perchè non si può tirare fuori in questo modo la candidatura di Prodi senza una preparazione, senza un'alleanza. Si cercano capri espiatori, per errori politici che sono stati compiuti, in persone che non c'entrano nulla. Io, come vede, vado a spasso con il cane, non organizzo complotti, non faccio parte di nessun organismo», aggiunge l'ex segretario.

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