Napolitano bis, Civati va all'attacco: traditori Pd saranno ministri

Napolitano bis, Civati va all'attacco: traditori Pd saranno ministri
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Lunedì 22 Aprile 2013, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 15:34

ROMA - Si parla molto di 'traditori', ma state attenti: perch i soliti protagonisti della politica italiana che ora chiamate cos poi potreste ritrovarvi, tra qualche ora, a chiamarli ministri. Tutti insieme. Appassionatamente. Con un argomento formidabile: dopo che abbiamo ridotto il centrosinistra così, non vorrete mica andare a votare? Affidate le cose a noi, sappiamo come si fa». È l'attacco del deputato Pd Giuseppe Civati, sul suo blog. L'ennesimo capitolo della guerra fratricida in atto tra i democrat e scoppiata con le elezioni del presidente della Repubblica.

Il post di Civati. «Faccio notare che - sostiene Civati - se avessimo votato Prodi o Rodotà, non saremmo andati a votare, come le vecchie volpi della politica hanno ripetuto (altro che Twitter) a tutti i giovani deputati. No, semplicemente avremmo fatto un governo del Presidente. Con un Presidente, un governo e una maggioranza molto diversi da quella che vedremo tra qualche ora. Spero sia chiaro a tutti. Anche a quelli che, come me, in questi giorni hanno perduto». Ieri, conclude, «Napolitano ha annunciato che oggi dirà quali sono le condizioni che gli hanno fatto accettare il secondo mandato. Condizioni di cui nessuno ha parlato ufficialmente e che certo il Pd non ha valutato. Anzi, Bersani ha spiegato ripetutamente che non c'erano, quelle condizioni. Personalmente, voglio fidarmi: mi chiedo però perché tutti parlino di Amato, Berlusconi sia in un brodo di giuggiole e i nostri filo-governissimo così scatenati. Curioso, no?».

«Incredibile scaricabarile ». «Care e-lettrici e cari e-lettori, il Pd ha deciso: è tutta colpa vostra. Dei vostri tweet e dei vostri commenti. Siete il 'popolo della retè, quello che fa sbagliare (!) i parlamentari con le sue indicazioni», scrive Civati. «Non è un problema di età: il gruppo dirigente del Pd la pensa così. Lo pensa Speranza, lo pensa Bersani, lo pensa il segretario regionale della Lombardia, lo pensano gli altri leader. Lo pensa anche Renzi, a suo modo», prosegue il deputato del Pd. «Ora, se c'è qualcosa di palmare, è la falsità di queste posizioni e l'incredibile scarica barile (punto it) che il Pd sta facendo verso i suoi stessi elettori. Lo stesso faranno tra qualche ora per il governo Pd-Pdl: diranno che quelli che non sono d'accordo stanno sulla rete e non vogliono il bene del Paese».

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