Alessandro Garramone, autore della docu-serie che racconta Wanna Marchi, in onda dal 21 settembre su Netflix, ha svelato a Fanpage segreti e retroscena avvenuti durante le riprese. «A telecamere spente è una donna pacata. Parla a voce molto più bassa, dice pochissime parolacce. Si accende così solo quando sa di essere in video, a differenza della figlia che è più o meno come la vedete anche nel privato. Comunque l’ho trovata educatissima. E lo dico pur avendoci litigato» ha dichiarato l'autore.
Il motivo del litigio
La discussione sarebbe avvenuta perchè sia la Marchi che sua figlia, Stefania Nobile, volevano avere maggior controllo editoriale sulla serie.
Il figlio di Wanna
«L'unico compromesso a cui siamo scesi è stato non coinvolgere suo figlio Maurizio Nobile» ha dichiarato Garramone. Wanna ci ha detto: «Non voglio parlare di lui, è già stato colpito abbastanza da tutta questa vicenda senza averne preso parte con noi». Nemmeno da parte di Maurizio, che fa l'antiquario, c’era interesse a partecipare.