Tosca racconta la sua disavventura
e la ricoprono di insulti su Facebook

La cantante Tosca racconta su Facebook la sua disavventura e la ricoprono di insulti
La cantante Tosca racconta su Facebook la sua disavventura e la ricoprono di insulti
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Venerdì 4 Agosto 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 18:57
ROMA - «Pensavo di fare un servizio segnalando un malcostume e mi sono ritrovata sommersa da insulti pubblici e privati». Titti Donati

«Amici, un messaggio lungo ma vi prego di leggere fino in fondo perché quello che mi è capitato è assurdo e potrebbe esservi molto utile». Il post su fb di Titti Donati, in arte Tosca, è la cronaca di una notte delirante tra multe e carroattrezzi. Finiscono male, la notte e il post. I fatti, in breve. Il 30 luglio a mezzanotte e quaranta a Trastevere viene rimossa l’auto della cantante, «è parcheggiata sul marciapiede», ammette lei. I vigili sono ancora lì, le dicono dove è stata portata. «Se vado subito la trovo?». Sì, è la risposta. Il deposito è dalle parti dell’Ostiense.

Verso l’una Tosca è lì, ma la sua macchina no. «Signo’, sta a arriva’». L’una e trenta, niente. Al deposito c’è la fila, una signora infuriata perché non trova l’auto chiama i carabinieri. «Signo’, sta a arriva’». Le due. Qualcuno la riconosce. Le due e trenta. «Signo’, sta a arriva’».

Alle due e quaranta finalmente la macchina. La cantante va a pagare, controlla il verbale. C’è qualcosa che non torna con gli orari: sia quello della multa che della rimozione sono posticipati. All’una meno dieci l’auto non c’era più da un bel po’ di minuti. Perché indicare orari sbagliati?, si chiede la cantante. E come mai ci mettono così tanto per portare le macchine in deposito? C’è da farsi qualche domanda, a voler essere buoni. Il post ha tante condivisioni, ma il primo agosto sparisce. «Ho deciso di non renderlo più visibile per porre fine a questo “vomitatoio”. Mi sono trovata sommersa da insulti per aver parcheggiato male….chi ti credi di essere… ti vuoi fare pubblicità...per colpa di quelli come te l’Italia va a rotoli…..». Non le resta da chiedersi qual è stato il prezzo più alto pagato: la multa o le offese.
 
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