Adesso, però, Stormy vuole liberarsi dall'intesa e vuotare il sacco, magari diffondendo anche messaggi e foto. La risposta deve arrivare in tempi brevi: a quanto pare, la deadline è fissata per le 12 di domani. La lettera è stata mandata anche ad un legale rappresentante di Cohen e alla società che 17 mesi fa avrebbe effettuato il pagamento. L'attrice chiede al presidente di indicare un conto sul quale versare il denaro. In cambio, la signora Daniels/Clifford potrà «parlare apertamente e liberamente della sua precedente relazione con il presidente e dei tentativi di farla tacere» e sarà autorizzata «ad utilizzare e pubblicare messaggi, foto e video relativi al presidente che potrebbero essere in suo possesso».
«Tutto questo non ha mai avuto a che fare con il denaro - dice Michael Avenatti, legale della pornostar, a Nbc News - Si è sempre trattato di permettere alla signora Clifford di dire la verità. Il popolo americano dovrebbe avere la possibilità di giudicare da solo chi si sta comportando in maniera lineare e chi sta ingannando le persone. La nostra offerta punta a far sì che questo accada». Ma perché il denaro viene offerto a Trump e non a Cohen? «Perchè non pensiamo ci siano dubbi sulla provenienza originaria dei soldi».
La vicenda, che la Casa Bianca ha sempre bollato come bufala, si arricchisce ogni giorno di nuovi episodi e dettagli. L'attrice avrebbe dovuto essere la protagonista di un segmento di '60 Minutes', storico rotocalco della Cbs che va in onda la domenica sera. L'intervista, però, non è stata trasmessa. Secondo BuzzFeed, è stato decisivo l'intervento dei legali del presidente che «stanno preparando un'ingiunzione legale per evitare la messa in onda». La Cbs tace e Stormy Daniels, in una email al Washington Post, scrive: «Tutto quello che posso dire è che» l'intervista «non sarebbe mai andata in onda stasera. Suppongo che staremo a vedere cosa succede».
Il nuovo passo dei legali di Trump si aggiungerebbe a quello reso noto recentemente dalla Nbc. Il presidente, attraverso i propri avvocati, avrebbe ottenuto un ordine restrittivo in un arbitrato privato nei confronti della pornostar, che rischierebbe sanzioni se dovesse parlare pubblicamente di ciò che è avvenuto -o non avvenuto- nel 2006. Ora, la contromossa con l'offerta di rimborso integrale: «È una proposta più che equa, spero che accettino», dice Avenatti.
La sua cliente, intanto, monetizza esibendosi come ha sempre fatto negli ultimi 18 anni. In un locale della Florida si è presentata nel weekend con assistente e security: «Sono uno dei registi di maggior successo nel business dei film per adulti. Ho un contratto da diversi anni. L'ho appena rinegoziato e ne ho ottenuto uno nuovo, con un aumento», ha detto alla Cnn.