Rocco Siffredi, il pubblico si divide sul premio “28 dicembre”: «Un errore, quali valori rappresenta?» L'attore: «Me lo merito»

Rocco Siffredi, Ortona si divide sul premio 28 dicembre : «Un errore, quali valori rappresenta?» L'attore: «Me lo merito»
Rocco Siffredi, Ortona si divide sul premio “28 dicembre”: «Un errore, quali valori rappresenta?» L'attore: «Me lo merito»
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 09:56

«È un messaggio molto bello, rivolto ai giovani: fate quello avete sempre desiderato, fatelo con passione e siate tenaci, senza vergognarvi. Le polemiche? Senza, che mondo sarebbe...». Rocco Siffredi, l’attore e regista hard più conosciuto al mondo, replica così al Messaggero a chi ha storto il muso per la decisione del Comune di Ortona, dove è nato 58 anni fa, di attribuirgli il premio "28 dicembre". È il riconoscimento che la Municipalità ogni anno conferisce, come si legge nelle motivazioni, «a un concittadino che ha dato lustro alla città e che ne ha promosso la conoscenza al di fuori dei confini comunali». Ma questo non è bastato a placare le critiche. Non è discussione il legame tra Siffredi, Ortona e gli ortonesi («Non ho mai dimenticato da dove vengo», ha ribadito anche ieri l’attore-regista), quanto la natura del riconoscimento, che prende il nome dal 28 dicembre del 1943, giorno in cui i nazisti abbandonarono il cuore della città. 


Il sindaco, il civico Leo Castiglione, ha motivato così la decisione: «Questo premio nasce per proiettare la nostra città su un livello internazionale e sicuramente Rocco Tano rappresenta un personaggio conosciuto in una platea che va oltre i confini nazionali». 

In rete, in particolare sulla pagina Facebook del Comune, è esploso il dibattito. «Mi colpisce - ha scritto Marco Pancella - che una amministrazione comunale premi la notorietà piuttosto che il valore (artistico) in questo caso.

Rocco Tano è un personaggio simpatico, ma che dia lustro ovvero gloria, nobiltà onore e prestigio alla vostra bella cittadina non credo sia vero». La gran parte dei messaggi gioca, chi simpaticamente, chi in maniera più velenosa, sul concetto del porno. Tanto che il Comune è stato costretto a replicare: «Sdoganare il cinema porno? Non è così». 


LO SCONTRO
Il caso è diventato anche politico dal momento che la minoranza in Comune, con il gruppo “Solo Ortona nella testa”, ha evidenziato le criticità: «È stata fatta una scelta più sullo stile di un comitato feste, con il sindaco che non ha voluto condividere la scelta con gli altri consiglieri - ha detto Ilario Cocciola -. Questo metodo mortifica anche l’uomo Rocco, utilizzato per un messaggio mediatico che in sostanza suona in maniera falsa e ipocrita. A conti fatti sembrerebbe il rimedio a una evidente mancanza da parte dell’amministrazione attiva oppure una provocazione, una scelta coraggiosa, vorrebbero far credere quelli che credono di essere dotati di capacità innovative, coloro che sanno sdoganare il vecchio ed aprirsi al nuovo. Innovativo sarebbe stato premiare lo stesso Rocco attraverso un percorso trasparente e costruttivo». 


Una presa di posizione è arrivata anche da parte di chi quel premio l’ha ricevuto come Domenico Di Francescantonio, dirigente Fater Angelini di Pescara: «Rocco merita sicuramente riconoscimenti perché nel suo settore è un numero uno assoluto. Merita più spazio nella sua città. Ma può essere considerato un rappresentante di quei “valori sociali”?». 


TRANQUILLITÀ
Dal canto suo Siffredi ha ostentato tranquillità: «Questo - ha spiegato - è sicuramente il premio più importante che abbia ricevuto. Ho accettato con convinzione perché credo che i tempi siano ormai maturi, dopo aver lavorato tanto. Le finalità sociali? Non tutti i premiati nel passato le incarnavano». Cerimonia di consegna il 28 dicembre. «Ci sarò, con tutta la famiglia» assicura Rocco.


In passato il premio è andato, tra gli altri, al chirurgo Ettore Cianchetti come fondatore del centro senologico dell’ospedale, a Sonia Albanese, prima donna a eseguire un trapianto cardiaco in Italia, al pittore Michele Cascella, al sacerdote francescano Gianmaria Polidoro, a Donna Mira Cespa, che donò ai Salesiani i terreni per costruire il primo centro di recupero per tossicodipendenti. E poi ancora la musica, nella città del compositore Francesco Paolo Tosti: Francesco Sanvitale, fondatore dell’istituto nazionale tostiano e il baritono Renato Bruson. Fino allo scorso anno, quando sono stati premiati gli operatori sanitari in prima linea contro il Covid. 

 

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