Riccardo Scamarcio: «Da piccolo volevo fare l’agricoltore… mi chiamo lo zappattore»

Riccardo Scamarcio
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Lunedì 13 Luglio 2020, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 02:55

Riccardo Scamarcio da piccolo sognava di diventare agricoltore, ma le cose sono andate in maniera nettamente diversa. Oggi è un affermato attore, pronto a sbarcare su Netflix con “Gli infedeli”, dove recita, è coproduttore e sceneggiatore.

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Durante il lockdown appena passato Riccardo Scamarcio ha potuto mettere in pratica le sue doti di “zappattore”: “Ha costretto tutti a rapporti più sinceri, a fermarsi e a guardarsi, anche perché non ti potevi muovere -  ha spiegato in un’intervista a “Il Corriere della sera” - Io l'ho vissuto in campagna in Puglia, in solitudine. Sono quasi sempre in lockdown. Faccio l'idraulico, il falegname, l'elettricista. Ho un'azienda agricola. Da bambino volevo fare il contadino e l'attore. Infatti mi chiamo lo zappattore”.



Oggi affermato nel mondo dello spettacolo, non dimentica il suo arrivo nella capitale: “Ero molto giovane, mi lasciavo alle spalle Andria, che in realtà era una cosa a metà strada fra la Thailandia e il Messico, il caos, il mare, il sole che brucia, le discoteche di notte. Sono sempre io, il ragazzo con la bella faccetta, come dicevano, anche se il deperimento fisico a 40 anni comincia. Bilanci? Avevo ragione a non credere nei falsi miti, penso ai social che ho sempre rifiutato. Cerco empatia”.

 

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