Piqué, ancora guai dopo Shakira: compra un terreno da 20 milioni, ma sotto scopre 250 tombe

Il calciatore era intenzionato a costruire un hotel di lusso, ma gli scavi sono stati fermati per il ritrovamento di una necropoli

Guai per il portiere spagnolo Piqué: bloccata costruzione di un hotel, a causa di una macabra scoperta
Guai per il portiere spagnolo Piqué: bloccata costruzione di un hotel, a causa di una macabra scoperta
di Redazione web
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 17:36

Quando i problemi sembrano non finire mai. Per il calciatore spagnolo, Gerard Piqué altre grane in vista. Dopo il periodo nero sul terreno di gioco, dove sembra aver perso il suo innato talento, che lo ha portato a vincere tanto con il Barcellona e con la nazionale spagnola, e dopo la separazione dalla pop star Shakira, anche gli affari non vanno a gonfie vele. Nel 2015, infatti, il giocatore ha comprato un terreno da 20 milioni di euro nella città del sud della Spagna, Malaga, per costrure un albergo di lusso in una zona molto turistica, la Costa del sol.

 

Scoperta macabra

Approvato il progetto edile per iniziare la costruzione dell'hotel, si è dapprima reso necessario l'abbattimento di un cinema, poi sono partiti gli scavi nel terreno, ed è proprio in questa fase, che Piqué si è trovato davanti ad una macabra scoperta: nel terreno, infatti, sono stati rinvenuti almeno quindici tombe.

Inevitabile lo stop ai lavori. 

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Periodo nero

Le indagini hanno fatto luce sul mistero che ha creato ulteriori problemi al calciatore, dopo la separazione dalla moglie Shakira per una serie di presunti tradimenti da parte dello sportivo, e la risposta è stata netta: «al momento non è possibile costruire perché sotto quel terreno c'è sepolta una delle più grandi necropoli di tutta la Spagna». Una necropoli storica, che secondo gli archeologi risalirebbe al 15° secolo. Sono in tutto 250 le tombe scovate nella necropoli di Malaga, che hanno costretto Piquè a rimandare i lavori di costruzione del resort a cinque stelle, perché si tratta di «una delle necropoli più grandi del Paese", che deve essere oggetto di ulteriori studi da parte degli storici spagnoli.

Ma uno spiraglio per il 2023 sembra esserci. «Forse le tombe non sono mai state utilizzate e dunque non sono abbastanza preziose per essere conservate» ha aggiunto l'archeologo incaricato degli scavi, spiegando che potrebbe ritardare la messa in opera del progetto del calciatore spagnolo solo per un breve periodo. 

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