Claudia Cardinale e il figlio "nascosto" nato da uno stupro: «A Patrick avrei dovuto dire prima che non era mio fratello»

A 16 anni fu stuprata da uno sconosciuto. In seguito l'attrice diede alla luce Patrick, il figlio amatissimo che per anni fu costretta «per ragioni d'immagine» a presentare come il fratello.

Claudia Cardinale e il figlio "nascosto" nato da uno stupro: «A Patrick avrei dovuto dire prima che non era mio fratello»
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Sabato 21 Gennaio 2023, 09:27

Claudia Cardinale ad aprile compirà 85 anni. Nata in Tunisia, vive a Parigi, ma lei si è  sempre sentita italiana come tiene a ribadire in un'intervista al Corriere.

Lo stupro

A 16 anni venne stuprata da uno sconosciuto più grande di lei che la caricò con la forza sulla sua auto. In seguito a quell'atto scellerato, l'attrice diede alla luce Patrick (a Londra, per nascondere lo scandalo), il figlio amatissimo che per anni fu costretta «per ragioni d'immagine» a presentare come il fratello.
Fino al settimo mese rimase sul set e nascose la gravidanza. «Furono mesi difficilissimi. Lontana dalla mia terra natale. Alle prese con una cultura e una lingua, quella italiana, che non capivo bene. Catapultata nel mondo del cinema, che era al tempo stesso una salvezza e un grande incognita. Cristaldi capì che ero incinta quando andai a chiedere di rompere il contratto. Il mio rapporto con lui si rafforzò in quel momento. Ero diventata trasparente». 

Il figlio "nascosto"

Suo figlio Patrick veniva presentato come suo fratello, fino a quando lei non raccontò la verità in un’intervista a Enzo Biagi: «Era necessario -  racconta - Il coraggio vien fuori quando è necessario.

Non si può prevedere. Ma se potessi tornare  indietro direi la verità prima a mio figlio. Allora quel coraggio non l’ho avuto». 

I registi

Lunga la fila di registi con cui ha lavorato. Visconti?  «Una lezione non solo di cinema, ma anche di vita. Poi eravamo amici; e questo non ha prezzo». Fellini?  «Divertente. Stimolante. Mi sentivo libera. In 8 e mezzo fu il primo a farmi fare la mia stessa parte...».  Sergio Leone?  «Divertente, semplice. C’era una volta il West fu un’esperienza stupenda». 

Gli attori

Ha recitato con John Wayne «un gentleman. Mi regalò una sedia da set con il mio nome, che mi ha accompagnata su tanti film. Era un gesto così dolce verso me, che ero poco più di una bambina, mentre lui era un gigante!». Orson Welles?  «Impressionante. Sul set di Abel Gance... Ero piccola piccola in mezzo a delle divinità». E Sean Connery?   «Ci siamo divertiti. Faceva molto freddo sul set della Tenda Rossa, ma l’atmosfera tra noi era molto calorosa». È vero che Mastroianni si innamorò di lei, ma lei lo respinse? Perché? 
«Lui disse così. Chissà se è vero... Siamo stati amici, quello sì». 


Le attrici

«Con Monica Vitti non fu la migliore esperienza. La Vitti era ipnotizzante. Ma era meno abituata di me a condividere la scena con un’altra donna. Non ci fu animosità; ma non ci fu neanche l’inizio di una vera amicizia».  E Brigitte Bardot, è vero che litigavate di continuo? «La stampa ci voleva nemiche: BB contro CC. Ma non fu affatto così. Intanto lei era la mia “idola” assoluta. Ha qualche anno più di me: così io da ragazza, prima ancora di fare cinema, la vedevo nei film. Ero così onorata di lavorare con lei. Non c’è stata tra noi nessuna battaglia. Tant’è che per la prima del film ci siamo vestita come una coppia, lei da uomo io da donna. Ci vogliamo un grandissimo bene. Brigitte è una gran donna. Ci siamo divertite un casino». 


L'amore


Sul set dei Guappi conobbe Pasquale Squitieri da cui ebbe una figlia Claudia: «Il nome lo scelse lui, perché mi voleva sposare, e io non volevo. Così Claudia Squitieri, nostra figlia, porta il nome che avrei portato se avessi detto sì». Perché non voleva sposare Squitieri?  
«Perché volevo essere una donna indipendente. Sarà un simbolo; però in quei tempi ci tenevo. Avrei dovuto accettare...». 

La figlia

  
«Con mia figlia? Ho un rapporto molto bello. Da qualche anno, oltre alle sue attività personali, segue le mie faccende. Insieme abbiamo deciso di creare una Fondazione che possa essere un tramite generazionale. Sarà lei a dirigerla. Continuerà le mie battaglie per i diritti delle donne e per la difesa dell’ambiente. Due temi che da tempo porto avanti con l’Unesco e con GreenCross». 

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