Fabrizio Corona si candida a Catania. L'ex Re dei paparazzi volta pagina e si dà alla carriera politica. «Sono nato e cresciuto qua. Catania e Palermo potrebbero essere sfruttate meglio». Corona è in corsa per un seggio al Consiglio comunale a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Lipera, avvocato penalista che lo ha difeso in molti processi noto per essersi occupato del caso Antonino Speziale (il tifoso condannato per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti) e leader del Movimento popolare catanese.
«Fabrizio Corona ha indubbiamente delle capacità geniali e rappresenta per me una vittima del sistema giudiziario italiano. L'ho seguito da lontano, da sempre, e sono testimone di quello che hanno patito i suoi familiari. Se diventerò sindaco di questa città, Fabrizio Corona, che veramente certamente verrà eletto consigliere comunale, sarà l'assessore ai servizi sociali del Comune di Catania». Lo afferma il candidato sindaco di Catania, l'avvocato penalista Giuseppe Lipera in conferenza stampa insieme a Fabrizio Corona, in vista del voto amministrativo il prossimo 28 e 29 maggio.
Chi è Lipera
«Conosco la storia dell'avvocato Lipera - ha aggiunto Corona - ecco perché sono qui.
Il piano politico di Corona
Non si fa trovare impreparato l'ex Re dei paparazzi, che ha già la sua strategia politica: «Il turismo non è sviluppato. Occorre fare qualcosa per la pulizia della città. Catania e Palermo potrebbero essere sfruttate molto meglio, basta guardare cosa è accaduto al calcio. Avevamo una squadra di serie A... La politica ormai occupa posti per interesse. Avete visto che fine ha fatto il sindaco precedente?».
«Abbiamo visto come tantissimi incapaci ed inetti si sono trovati in posizioni importantissime dal punto di vista governativo». Lo afferma a Catania Fabrizio Corono, parlando con i giornalisti durante la conferenza stampa insieme al candidato sindaco del capoluogo etneo, l'avvocato penalista Giuseppe Lipera. «Non risparmio nessuno. Parliamo ad esempio dell'ex deputato Di Maio - aggiunge Corona- che è stato ministro degli Esteri, una persona che forse non aveva mai lavorato in vita sua. Oggi esistono le idee e soprattutto chi ci mette il cuore e chi fa le cose per il giusto».
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