Nuovi guai per Fabrizio Corona, accusato di truffa dal gestore di un locale: ecco cosa è successo

Nuovi guai per Fabrizio Corona, accusato di truffa dal gestore di un locale: ecco cosa è successo
Nuovi guai per Fabrizio Corona, accusato di truffa dal gestore di un locale: ecco cosa è successo
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 15:12

Fabrizio Corona, ancora guai giudiziari. Il gestore di un locale di Firenze ha querelato sia lui sia la rappresentante della srl proprietaria dei diritti d'immagine sulla sua persona, per il reato di truffa. In un esposto presentato in procura viene contestato il presunto inadempimento di un contratto di partnership commerciale. L'imprenditore fiorentino, assistito dagli avvocati Nicolas Pistollato, dello studio Alfano Pistollato, e dall'avvocato Massimiliano Bianchi, denuncia di aver pagato oltre 15.000 euro per prestazioni che poi non sarebbero mai state rese, tra cui serate nel locale con la presenza dello stesso Corona.

Corona, nuovi guai: cosa è successo

Secondo l'esposto, gli accordi avrebbero previsto anche la creazione da parte della srl di un sito web con e-commerce per il locale, di una pagina Instagram e l'avvio di una campagna promozionale.

Tuttavia, viene precisato ancora nella querela, il fotografo non si è mai presentato alle serate, e il sito web non sarebbe mai stato completato, e comunque al gestore non sarebbero mai stati forniti i codici di accesso. Quando erano già stati pagati i primi 15.000 euro dei 25.000 previsti dall'accordo, la società proprietaria dei diritti d'immagine di Corona avrebbe comunicato di considerare il contratto non valido, lamentando una serie di inadempimenti da parte del locale di Firenze.

La querela

Corona è stato querelato anche per sostituzione di persona: nello stesso esposto infatti viene anche accusato di aver ceduto uno spazio della spiaggetta sull'Arno che il Comune di Firenze ha dato per l'estate in concessione allo stesso gestore. Corona, secondo la querela, a insaputa del gestore avrebbe ceduto lo spazio, per allestire uno stand, a una ditta che vende cannabis legale. Tuttavia, lo stesso concessionario comunale ha chiarito questo aspetto con la ditta della cannabis mentre questa si accingeva ad insediarsi nella porzione di spiaggia sul fiume.

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