ROMA - All'anagrafe è
Ilona Staller, sulla scena
Cicciolina e parla alla Francia in un'intervista in uscita sul primo numero in edicola di Gonzai, rivista d'oltralpe finora in abbonamento, realizzata a due mani da
Alix Rampazzo e
Rosario Ligammari.
«Per la vostra nazione, Cicciolina rappresenta un'icona nel suo genere, non rimpiazzabile. Un po' l'equivalente di
Brigitte Bardot», commenta divertita dichiarando di non voler mai «mischiare sesso e politica. È il mio codice comportamentale, pur essendo sempre stata trasgressiva e desiderosa di infrangere le regole della sessualità».
E prende però anche le distanze dalle
Femen: «Niente a che vedere con me». Ma rivendica la sua popolarità: «Ogni anno 'Cicciolina' - dice a
Gonzai - è il termine più ricercato su Google. Poiché vivo a Roma da diversi anni, è un po' come cercare '
Vaticano' in Italia o 'Papa' a Roma... L'Italia è sia il Vaticano che la Cicciolina, come cultura, come fenomeno italiano e non solo... Non cambierò mai l'Italia con un altro paese: l'Italia ha il suo punto di riferimento in Cicciolina Ilona
Staller».
Paura di invecchiare? «Per quanto riguarda il mio corpo, è particolarmente sensuale, possiede curve seducenti ed è ancora voglioso di passioni, sempre pronto a posare per i grandi fotografi professionisti del mondo. Voglio lavorare con
David LaChapelle, voglio che mi immortali nelle sue fantastiche creazioni oniriche e pop. Delle foto sulla Torre Eiffel, oh...sì».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout