Aurora Ramazzotti, umiliata (ancora) per la foto in costume. La risposta è epica: «Il corpo è mio e decido io»

Aurora Ramazzotti, umiliata (ancora) per la foto in costume. La risposta è epica: «Il corpo è mio e decido io»
di Veronica Cursi
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Aprile 2021, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 11:00

Non si placano le polemiche su Aurora Ramazzotti e la battaglia che da qualche giorno sta portando avanti contro il cat calling, ovvero le molestie per strada. Appoggiata da molti, anche personaggi del mondo dello spettacolo, che sostengono il dovere di condannare certi atteggiamenti nei confronti delle donne, la figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti è però continuamente bersagliata da haters. Ma la neo inviata delle Iene non si fa intimidire. E dà una bella lezione agli odiatori seriali. 

Le ultime offese le mostra proprio lei dal suo profilo Instagram pubblicando una foto condivisa da qualche suo follower che la ritrae di schiena in costume con il lato B in mostra: «Quando sei Aurora Ramazzotti e fai vedere il tuo impegno contro il Cat Calling», scrive l'hater.

La replica di Aurora non tarda ad arrivare: «Questo è lo screenshot di un video in cui reggevo il drenante cellulite di mia mamma tra le chiappe. Ironia, per la cronaca. Vorrei davvero che qualcuno mi spiegasse il nesso tra un video ironico e le molestie verbali per strada. Perchè mi si vede il sedere? E' questo? Perché se d'estate mi metto in costume allora non posso permettermi di disgustarmi davanti a commmmenti sessuali che avvengono quando sono interamente vestita?».

Aurora Ramazzotti contro le molestie in strada. Gli haters (donne) la umiliano: «Ma chi ti fischia»

E continua: «La molestia a vostro avviso è minore o addirittura inesistente quindi non merita attenzione. Ma ha la stessa matrice dello stupro. Questo è lo stesso ragionamento che sta alla base di "si  meritava di essere violentata perché si è messa la minigonna". Io merito rispetto a prescindere da chi sono e da come mi vesto. Merito rispetto che io sia in costume da bagno o completamente coperta dalla testa ai piedi. Merito rispetto se faccio ironia sul mio corpo. Perché è il mio corpo e decido io. Non voi.»

© RIPRODUZIONE RISERVATA