Per i carabinieri emulava un gangster americano. È finito in manette per ricettazione, detenzione, porto d’arma da sparo ed esplosione pericolosa l’uomo di 33 anni di Arpino fermato nel pomeriggio di venerdì dopo gli spari alla stazione. Una vicenda i cui contorni sono ancora poco chiari e su cui proseguono le indagini da parte della procura, ma che ha fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo a seguito degli elementi raccolti dai carabinieri.
L’ALLARME
I fatti si sono verificati nella mattinata di venerdì in via della stazione, nella contrada Vallone della città di Cicerone. Intorno alle 9.30 dei cittadini hanno dato l’allarme attraverso il 112 dopo aver udito uno o forse due spari ed aver notato una utilitaria di colore nero allontanarsi immediatamente dal posto. Alla stazione sono arrivati immediatamente sia i carabinieri della locale stazione che quelli del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Sora con i rispettivi comandanti. Sono stati rinvenuti a terra sia un bossolo calibro 9×21 che, a poca distanza, un proiettile inesploso dello stesso calibro. È plausibile che la pistola si sia inceppata. Sono stati avviati tutti gli accertamenti e sono emersi così vari elementi a sostegno dell’ipotesi che il responsabile dell’accaduto fosse un uomo che non disdegna di farsi chiamare con il nome di un gangster americano.
LE RICERCHE
A quel punto sono partite le ricerche del 33enne nei luoghi che abitualmente frequenta, sono stati approntati posti di blocco nelle aree circostanti l’abitato di Arpino e nelle principali arterie della Valle del Liri.
LA PERQUISIZIONE
A seguito di una perquisizione, oltre al rinvenimento di una pipetta utilizzata per assumere stupefacenti, l’uomo aveva nella cintura dei pantaloni una pistola semiautomatica calibro 9 con otto proiettili nel caricatore.
La matricola era leggermente abrasa e sono in corso ulteriori verifiche per comprenderne la provenienza ed anche l’eventuale utilizzo in altre circostanze, verifiche a cui saranno chiamati gli esperti del Ris di Roma.
È stata perquisita anche l’abitazione dell’uomo, ma con esito negativo. Sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici, è stato dichiarato in arresto e associato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
Rob. Pug.