Frosinone, situazione scuola: continuano i sit-in a Frosinone e Ceccano

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Giovedì 21 Gennaio 2021, 08:36

“Scuola in decadenza, facciamo resistenza” e “Futuro, certezza, vogliamo sicurezza”. Sono stati questi i cori intonati ieri mattina dagli studenti del liceo scientifico e linguistico di Ceccano, in una manifestazione organizzata per chiedere modifiche al piano di rientro tra i banchi di scuola.

Prosegue, infatti, in molti istituti scolastici superiori la contestazione studentesca. I ragazzi continuano a sottolineare le criticità riscontrate, legate special modo al trasporto pubblico e, di conseguenza, sono anche contrari alla doppia turnazione della giornata scolastica.

La protesta


Erano più di 50, ieri mattina, gli studenti che hanno manifestato il loro dissenso davanti il liceo scientifico e linguistico ceccanese. Per rispettare a pieno le normative anti-contagio, il sit-in, durato circa 2 ore, dalle 9 alle 11, ha visto i ragazzi posizionarsi, con mascherine e ad un metro di distanza, su entrambi i marciapiedi di viale Fabrateria Vetus, strada adiacente l’istituto scolastico.

Ognuno di loro ha esposto un cartello o uno striscione. Qualcuno ha citato il cantautore Fabrizio De Andrè, con l’immortale “provate a pure a credervi assolti, siete lo stesso coinvolti”, qualcun altro ha sintetizzato la famosa frase del politico Antonio Gramsci, riassumendola in: “Istruitevi, organizzatevi, agitatevi”. In altri striscioni, gli studenti hanno invece ribadito il concetto che guida le proteste degli ultimi giorni: “Non a queste condizioni”.

Come ha spiegato Damiano Egidi, rappresentante d’istituto del liceo ceccanese e membro della Rete degli studenti Medi: «Sono tre giorni che scioperiamo e le istituzioni continuano a non ascoltarci. Manifestiamo perché nei processi decisionali per il rientro a scuola è stata negata la nostra voce. Vogliamo un rientro in sicurezza, con il 25% degli alunni in presenza e l’annullamento degli scaglionamenti d’entrata. Tra l’altro, l’incremento del trasporto pubblico non basta. È del 6%, con i Cotral che hanno disponibilità di posti al 50%. La Regione deve farsi carico di tutti i problemi». I ragazzi, tra l’altro, hanno realizzato anche un documento che raccoglie tutte le problematiche riscontrate: «Come scuola – ha spiegato Egidi- abbiamo raccolto tutte le criticità relative ai mezzi di trasporto ed il documento è stato girato all’Ufficio Tecnico Regionale. Chiediamo un aumento delle corse o una riduzione degli studenti in presenza».

Dello stesso avviso anche Amy Ferri, rappresentante d’istituto: «Scioperiamo ad oltranza perché ancora non abbiamo ricevuto un confronto con le istituzioni.

Non vogliamo rientrare a scuola con queste condizioni. Sono state inviate diverse lettere alle istituzioni con le nostre criticità, a cui non abbiamo ottenuto risposta».

Infine, Kristi Pina, studente all’ultimo anno, palesa diverse perplessità: «Abbiamo anche molti dubbi per la maturità. Veniamo da quasi 2 anni di didattica a distanza e la nostra preparazione non può essere paragonata alle annate precedenti. Siamo quasi a febbraio e chiediamo chiarimenti anche per l’esame di stato. Oggi scioperiamo non per saltare le lezioni ma perché è l’unico mezzo di cui disponiamo per dare voce ai nostri diritti e per avere delle certezze sul rientro a scuola. Ma non a queste condizioni».


Anche a Frosinone, intanto, sono continuate le proteste e gli scioperi. Nella mattinata di ieri, altri sit-in di contestazione in alcuni plessi del capoluogo. Al “Fratelli Maccari” una delegazione di rappresentanti della “Rete degli Studenti Medi” si è riunita davanti il plesso scolastico ed ha esposto uno striscione in cui i ragazzi hanno chiesto di essere ascoltati. Hanno anche preparato una lettera destinata alle istituzioni competenti per chiedere un incontro utile a presentare le proposte del sindacato. Anche all’istituto “Alessandro Volta” è stato organizzato un altro sit-in. Anche qui i ragazzi hanno chiesto un implemento dei trasporti e un incontro con le istituzioni.

Matteo Ferazzoli

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