Razzo cinese in caduta libera verso la Terra, la prima foto scattata da Ceccano: rientro previsto per domenica

Razzo cinese in caduta libera verso la Terra, la prima foto scattata da Ceccano: rientro previsto per domenica
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Venerdì 7 Maggio 2021, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 15:13

C'è una prima foto del razzo cinese Lunga Marcia 5B che il 29 aprile aveva portato in orbita il primo modulo della stazione spaziale cinese Tianhe-1 e che adesso è in caduta incontrollata verso la Terra. È stata scattata dall'astrofisico ciociaro Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e al momento è l'unica immagine disponibile ottenuta attraverso un potente telescopio installato a Ceccano, in provincia di Frosinone.

 «Lo strumento ha puntato il razzo e lo ha inseguito tra le stelle, mentre si spostava assai rapidamente: l'impresa - osserva Masi - è riuscita proprio grazie alle avanzate tecnologie implementate sugli strumenti completamente automatizzati del Virtual Telescope Project, in questo una struttura unica al mondo».

Utilizzando la stessa tecnologia l'astrofisico ha organizzato l'osservazione in diretta di uno dei passaggi del relitto spaziale a partire dalle 4.20 dell'8 maggio.

 Quali sono i tempi di rientro del razzo? Il calcolo più aggiornato, basato sui dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad) e fornito dal sito Space-Track.org indica al momento il rientro nell'atmosfera alle ore 01:13 italiane del 9 maggio: un orario destinato a cambiare ulteriormente nelle prossime ore, con la progressiva riduzione del margine di incertezza. 

La Cina ha affermato che il rischio di danni sulla Terra dalla ricaduta del suo razzo lanciato il 29 aprile per inviare nello spazio il primo modulo della stazione spaziale orbitante «è estremamente basso».

Lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che i detriti potrebbero schiantarsi su un'area abitata.

«La gran parte dei componenti saranno distrutti dall'ablazione durante il rientro nell'atmosfera e la probabilità di causare danni alle attività o alle persone a terra è estremamente bassa», ha aggiunto Wang.

Per seguire le operazioni di rientro  ieri sera 6 maggio si è svolta la prima riunione del tavolo tecnico al Dipartimento della Protezione Civile alla quale parteciperà, oltre all'Agenzia spaziale italiana, un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio e rappresentati di Vigili del fuoco, Coi, ministero degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni. 


Vista l'ampia finestra d'incertezza sulla data e sull'orario di rientro, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, «non è quindi ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio»

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