Roma, monopattini: folli acrobazie in Centro. La gara è in mezzo ai bus

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Roma, monopattini: folli acrobazie in Centro. La gara è in mezzo ai bus (di Flaminia Savelli, fotoservizio di Francesco Toiati)

In due a bordo della stessa pedana senza rispettare le regole del codice della strada. Altri, si sono sfidati nel traffico di piazza Venezia con pericolosi zig zag tra le auto: è ancora emergenza monopattini tra le strade della Capitale. Nel week end, alcuni gruppi di giovanissimi dopo essersi dati appuntamento a piazza Venezia, proprio al capolinea dei bus, hanno noleggiato i monopattini. Per alcuni minuti si sono esibiti in pericolose manovre davanti ai mezzi Atac, quindi hanno proseguito la corsa verso le strade del centro. Non senza passare inosservati. Il gruppetto di circa dieci ragazzi ha continuato tra slalom e zig zag imboccando via del Corso verso Piazza del Popolo. Una bravata che non è passata inosservata ai tanti cittadini che stavano attraversando la piazza.

 

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Le rogole

 

 

Eppure le regole del Campidoglio negli ultimi mesi sono diventate sempre più rigide per l'utilizzo e per il parcheggio della pedana a motore.
Dopo una pioggia di segnalazioni e polemiche dei tanti romani che lamentavano l'uso sconsiderato del nuovo mezzo di trasporto, diventato subito una moda post lockdown, i controlli sono quindi diventati serrati. Il servizio è stato attivato lo scorso giugno. Con un bando del Campidoglio, un progetto pilota e una fase sperimentale di due anni. Per un tetto massimo di 16mila veicoli. Ma appunto, già dalla partenza si erano registrati i primi problemi. E le prime multe erano scattate già lo scorso luglio: dal Campidoglio infatti era arrivato l'ordine di aumentare i controlli in strada. I vigili hanno quindi attivato delle squadre di agenti ad hoc per garantire il corretto utilizzo delle pedane, soprattutto tra i più giovani.
Alla fine il bilancio delle prime operazioni di controllo è stato pesantissimo. Tra agosto e settembre sono stati 150 i ragazzi fermati e multati perché sorpresi in due sullo stesso monopattino. O perché viaggiavano contromano. Con una raffica di multe, dai 50 ai 400 euro.

 

Gli operatori

 

Sono poi arrivate le nuove disposizioni anche per gli operatori. La prima disposizione (decisa lo scorso ottobre) ha disciplinato il parcheggio delle due ruote elettriche. Per ogni App di sharing è stato installato il geofencing, un perimetro virtuale associato a un'area geografica. Con questo sistema tutti gli operatori possono monitorare le aree off-limits e gli spazi dove invece è consentita la sosta. Quindi sono state attivati i divieti di sosta: piazza Venezia, piazza del Popolo, piazza Trilussa, via del Corso, piazza Navona e Colosseo, Fontana di Trevi e Pantheon. Non solo: nelle aree centrali della città è stato imposto il rispetto di una distanza minima per il parcheggio dei mezzi: per terminare la sosta (e smettere di pagare) è dunque necessario non solo trovare un'area regolare, ma anche distanziarsi dagli altri.

Così sono arrivate le sanzioni anche per le società di sharing: a una, a novembre, il dipartimento Mobilità e Trasporti aveva sospeso per 15 giorni il servizio. «Il rispetto delle regole è fondamentale, affinché la micromobilità sia un'opportunità per tutti» ha chiarito in una nota l'ufficio della mobilità. Infine è stata attivata una piattaforma unica per il monitoraggio dei dati trasmessi da tutti gli operatori.