Quattro stub e una decina di perquisizioni sono state compiute nel corso della notte dagli agenti della Squadra mobile di Foggia che indagano sull'omicidio di Alessandro Scrocco, il 32enne detenuto in semilibertà da due anni ucciso ieri sera con quattro colpi di fucile alla nuca in via delle Casermette, a poche decide di metri dal carcere. Le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza del carceremostrano chiaramente che il sicario era accovacciato dietro un'auto e che ha ucciso Scrocco con quattro colpi di fucile, sparando all'altezza del finestrino dell'auto della vittima. Dopo aver ucciso il pregiudicato il killer sale a bordo di un'auto di colore scuro, che era parcheggiata a poca distanza da quella della vittima, e sulla quale fugge assieme all'autista del mezzo.
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Era in carcere per un omicidio
L'uomo stava rientrando nel penitenziario dove stava scontando una pena definitiva a 15 anni di reclusione per un omicidio di un 19enne compiuto il 2 gennaio 2010 a Rione Candelaro.
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La pista del regolamento di conti
Al momento gli agenti escludono possa trattarsi di un regolamento di conti riconducibile alla criminalità organizzata foggiana. Con quello di ieri sera sale a due il numero degli omicidi compiuti a Foggia dall'inizio dell'anno: il 25 marzo è stato ucciso Roberto Russo. Dagli anni 80 sono invece quattro i detenuti in semilibertà uccisi nel Foggiano mentre rientravano in carcere: l'ultimo risale a luglio 2017 quando venne ammazzato Matteo Lombardozzi.