"Tante domande ma nessuna risposta"
La Cgil critica con l'amministrazione

Il segretario provinciale Cgil Maurizio Di Cosmo
Il segretario provinciale Cgil Maurizio Di Cosmo
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Giovedì 8 Gennaio 2015, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 10:27
FERMO - Il trasferimento dei vigili, la Cgil va giù dura e non risparmia critiche. “Si conferma, purtroppo, il completo disorientamento politico-amministrativo che la città sta subendo”.

A parlare è la Cgil che non è tenera con l’amministrazione comunale. Maurizio Di Cosmo, segretario provinciale della Cgil, si fa portavoce: “Anzitutto la decisione di spendere 35mila euro dei contribuenti per l'affitto di nuovi locali contraddice la rinuncia, causa una colpevole gestione di politica di bilancio, all'assunzione di due nuovi vigili urbani già in sofferenza di organico. Prendiamo atto del fatto che gli attuali alloggi non sono idonei né adeguati. Serve maggiore accessibilità e fruibilità per gli utenti. Ma, il fatto che in questi anni non ci si è preoccupati di reperire e adeguare una nuova sede in uno dei tanti immobili di proprietà demaniale conferma l'assenza in questa amministrazione di qualsiasi velleità programmatoria e, soprattutto in questa fase di crisi e di scarsità di risorse, del concetto di priorità ed efficienza nell'allocazione della spesa (vedi politiche sociali e fiscali)”.

“Appare improvvisazione tentare di giustificare lo spostamento - prosegue Di Cosmo - ma non la destinazione, evocando una esigenza legata a spazi artistico-espositivi. Certo, i 35mila euro l'anno per l'affitto (si poteva anche scegliere di impegnarli con la Solgas!?) potranno essere utilizzati per l'eventuale acquisto dei locali del Sagrini. Viene però da chiedersi se oggi il comune di Fermo abbia necessità di acquistare immobili e, viene da considerare che tra i due contraenti chi fa l'affare è sicuramente il locatore, assicurandosi una entrata considerevole per diversi decenni o un contratto di vendita che eventualmente stipulerà da una posizione molto vantaggiosa. Siamo nel novero di quei personaggi o enti che storicamente hanno fatto e continuano a fare buoni affari con il Comune. Un'altra considerazione riguarda il destino di piazza del Popolo e dell'intero centro storico. La piazza, insieme alle vie adiacenti, sta subendo un processo di evacuazione e, in qualsiasi ora del giorno la si frequenti non si può fare a meno di subire un forte senso di desolazione. Le attività continuano a scomparire, i negozi a chiudere. Lo spopolamento è la conseguenza di politiche urbanistiche decennali sbagliate. Il recupero e la riattivazione della vitalità socio-economica del centro storico era uno degli obiettivi programmatici dell'amministrazione. Ora, non solo le poche scelte politiche adottate non hanno sortito alcun effetto positivo, addirittura si “evacuano” anche i servizi pubblici! Lo spostamento dei vigili urbani, anche se necessario e corretto, di fatto acuirà il processo di depauperamento in corso ed è antitetico a qualsiasi proponimento di rivitalizzare il centro storico. Cosa si fa di alternativo, dove è la politica e la progettualità per il centro storico?

Sappiamo che la soluzione del problema non è semplice. Ma le difficoltà sono destinate ad aumentare se chi ha il compito di analizzare e scegliere al meglio come spendere i soldi dei contribuenti si sottrae al confronto democratico con i cittadini e le loro rappresentanze.



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