L'Università Politecnica delle Marche
presenta un nuovo master a Fermo

L'Università Politecnica delle Marche presenta un nuovo master a Fermo
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Lunedì 14 Luglio 2014, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 11:46
FERMO - L'eccellenza della scuola tocca ancora Fermo, quella stavolta dell'Universit Politecnica delle Marche. Se il Sole 24 Ore solo una settimana fa l’ha scritto a chiare lettere che l’Università Politecnica delle Marche è un’eccellenza, la sesta, d’Italia, sotto di pochissimo a Bologna e Padova (e comunque la migliore di tutta l’area Centro-Sud), questo è un successo di tutti. Anche di Fermo e dei soggetti che contribuiscono a renderla tale.

Un tributo a chiare lettere ieri quello fatto a Fermo dal rettore Sauro Longhi con a fianco i presidi, alla presenza del Comune (c’era il sindaco Brambatti) della Camera di commercio (Di Battista) e della Carifermo (Grilli), ovvero i tre maggiori partner sul territorio. Una soddisfazione per tutti ma anche l’occasione per rilanciare. Perché non bisogna mai adagiarsi, perché la ricerca deve essere continua, perché, diciamo noi, il miglioramento dipende proprio da questa irrequietezza con senno. “Numeri in crescita che vogliamo far crescere” ha detto il numero uno dell’Università marchigiana.

E di cose nuove l’Università politecnica delle Marche ieri con i suoi stati maggiori a Fermo ha dimostrato di poterne mettere in campo. L’amministrazione pubblica della cittadina fermana tanto ci ha investito. Le imprese del territorio (soprattutto in questo tempo di crisi generale) vi guardano con interesse e lungimiranza. “Se oggi un’impresa ci chiedesse un giovane dei corsi di Fermo - ha detto a margine il rettore - non sapremmo cosa rispondere visto che sono già tutti impegnati con tirocinii nelle varie realtà imprenditoriali del territorio”.

La soddisfazione del rettore dà insomma l’esatta misura dell’entità del legame che c’è tra formazione e pratica. C’è pure la novità. Una delle cose nuove che l’Università sta cercando di mettere in campo. E’ il master sul recupero architettonico dei beni culturali. Un corso di studi post laurea con base di sviluppo tutta fermana.

Ingegneria Gestionale e Infermieristica sono i due corsi di laurea che si tengono a Fermo. In particolare quello di Ingegneria Gestionale è l’unico presente in facoltà italiane da Bologna in giù. “Cerchiamo anche di mandare fuori il più possibile i nostri studenti” ha aggiunto il rettore ricordando una lunga serie di opportunità tra quelle autofinanziate dall’Università Politecnica e quelle ricavate dai canali classici istituzionali italiani ed europei. E c’è ancora di più. Si sta pensando ad un progetto di alta formazione in apprendistato. Ovvero che l’impresa “assuma addirittura il neolaureato in apprendistato”, in modo che il giovane non solo fa il tirocinio formativo nell’azienda ma in questa trovi anche un inquadramento contrattuale da apprendistato.

Il sindaco Brambatti: “Non c’è differenza nei percorsi formativi tra quanto avviene ad Ancona e a Fermo”. Ecco allora che se l’Università Politecnica vince anche agli occhi del severo giornale di Confindustria, “è - come ha detto il presidente della Cassa di Risparmio di Fermo, una banca sempre molto vicina alla sede fermana dell’Università - una vittoria di tutte le Marche”. Di Battista (Camera di commercio) ha però lanciato un monito (tira una brutta aria da Roma): “Abbiamo fatto tanto e faremo ancora tanto per gli studenti e le nostre aziende ma attenzione: se si svuotano le Camere di commercio si passi questo ruolo a qualcun altro, perché il peggio sarebbe svuotare la Camera di commercio e poi non fare altro. Questo sarebbe il vero danno ai territori e alle loro speranze future”.
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